Il Tirreno

PIOMBINO

Ecco la ciclopista tra il mare e la storia

di Cecilia Cecchi
La porta sud di Suvereto. La ciclopista territoriale promuoverà insieme mare e centri storico dell'interno costa (foto Paolo Barlettani)
La porta sud di Suvereto. La ciclopista territoriale promuoverà insieme mare e centri storico dell'interno costa (foto Paolo Barlettani)

A Palazzo Appiani l’itinerario territoriale studiato dai tecnici dei Comuni  (progettazione partecipata) che sarà esportato

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PIOMBINO. Itinerario territoriale come ponte tra mare (la costa) e storia (i Comuni dell’interno). Di base una progettazione dalle esperienze dei tecnici dei comuni. Insomma uno studio basato su knowhow subito in rete: ideale per concorrere a finanziamenti che portino a realizzazioni, valido modello d’uso per altre esperienze simili. Tasselli importanti che vanno oltre, inglobando la ciclopista tirrenica, già di per sè un’idea dal forte appeal di progetto transfrontaliero, che vede la partecipazione di Regione Toscana ente capofila Regione Sardegna, Corsica e Provenza.

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Sviluppo razionale. Tra l’altro,  mirando a un coordinamento di garanzia per uno sviluppo razionale ed omogeneo della ciclopista tirrenica (appunto la grande ciclovia della costa che si snoderà dal confine con la Liguria a quello con il Lazio) la giunta toscana ha appena dato il via libera alla stipula di un protocollo con la Provincia di Grosseto, i Comuni di Follonica, Scarlino, Grosseto, Magliano,Argentario, Capalbio, Castiglione, Orbetello e l'Ente Parco Regione della Maremma per la progettazione, la promozione e la realizzazione dell’omonimo tratto.

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Progettazione partecipata. Dunque, a Palazzo Appiani, la presentazione del lavoro di progettazione partecipata e dei percorsi individuati. Incontro aperto con i cittadini dei comuni coinvolti cioé San Vincenzo, Piombino, Campiglia, Follonica, Scarlino, Massa Marittima.
Ad introdurre l’assessore ai lavori pubblici di Piombino Claudio Capuano: «Si è trattato di un lavoro importante ed utile che ha messo in luce anche le molte criticità. Ormai, davvero, è evidente che più niente si può fare da soli, mentre insieme si possono raggiungere obiettivi importanti. Anzi – spiega – questa ciclopista territoriale sembra proprio la metafora per il futuro del lavoro tra comuni, in bici per condividere storia, cultura, tradizioni».
Al tavolo dei relatori anche l’assessore ai lavori pubblici di Massa Marittima  Maurizio Giovannetti, il vicesindaco di Campiglia Bertocchi e Elena Bianchi, che ha curato la realizzazione della ciclopista, più Renato De Gregorio per la segreteria dell’Associazione Comuni Toscani.

Tra i partecipanti anche Massimo Bellucci per la Parchi Val di Cornia, rappresentanti dell’associazione Salvaciclisti, ma anche imprenditori nel settore dell’agriturismo (pure da Montebamboli). «Ciclopista territoriale – conferma De Gregorio – proprio già nel titolo dell’incontro a sottolinenare come sia stato possibile andare oltre l’input della Regione. Perché questo itinerario va ben oltre la costa e abbraccia il territorio intorno, nell’ottica che tutto dev’essere ciclabile, anche sul problema più vasto di “una nuova mobilità” sul territorio; una mobilità ecocompatibile a disposizione dei cittadini e attrattiva per un nuovo tipo di turismo. Grazie a progetti così – conclude – con una simile condivisione di competenze, è stato possibile realizzare uno studio applicabile anche in altre realtà».
 

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