L'analisi
Barsotti «Sarà una gara giocata punto a punto con tanti protagonisti»
MONTECATINI. Non concepirla più come una gara a parte, bensì come una partita sì speciale ma pur sempre una tappa intermedia del percorso complessivo, verso un finale di stagione più smagliante possibile. È così che il coach della Fabo Federico Barsotti focalizza il derby di oggi (palla a due alle 18) con la Gema, sfida diventata in breve tempo un autentico classico.
«Questa è una gara speciale, che tutti vogliono vincere – premette Barsotti alla decima stracittadina da termale doc – Di solito dicevo che queste partite erano a sé, stavolta no, perché ha un valore di classifica importantissimo. Per noi potrebbe essere un piccolo trampolino per dare continuità ai risultati fatti nell’ultimo mese (4 vittorie di fila, nda), affacciandoci alle prime otto posizioni. Il fatto che sia un derby molto sentito poi ci darà sicuramente emozioni maggiori».
Gli Herons arrivano all’appuntamento col ritmo un po’ spezzato dall’essersi fermati l’ultimo fine settimana, con un Bechi in forse a causa di una forma virale, ma in ogni caso col vento in poppa per le certezze ritrovate vincendo. Certo è che si troveranno di fronte un collettivo di talento, in salute e a caccia di punti.
«Entrambe le squadre hanno implementato i propri roster – riprende il coach degli aironi, che oggi saranno in “trasferta” – Loro hanno anche cambiato capoallenatore perciò la gara è difficile da decifrare. Sicuramente la Gema adesso vale di più della classifica che ha, visto che se l’è giocata alla pari con le prime. Tanto si giocherà sull’impatto emotivo, vedremo se prevarrà la convinzione nostra sulla scorta degli ultimi risultati o l’urgenza che hanno loro di far punti. Di loro temo la grande fisicità in area e il talento degli esterni, con Laganà e Savoldelli, ma anche Digno, che all’andata (vinta dalla Gema per 65-66, nda) fece una prestazione importante, oltre a Molteni e Neri, sempre molto caldi nei derby. Mi aspetto una gara punto a punto e con tanti protagonisti. Probabilmente le squadre giocheranno anche in modo diverso rispetto al solito. Noi abbiamo in mente dei tatticismi da poter usare ma restiamo concentrati su noi stessi senza grandi stravolgimenti. Chi imporrà il proprio piano partita avrà più energie per il finale».
Suggestivo il duello tra i migliori realizzatori Laganà e Chiera e tra i due lunghi Di Pizzo e Arrigoni, tutti e quattro moschettieri alla prima esperienza stracittadina.
Impossibile non soffermarsi sulla cornice: le proiezioni degli spettatori non dovrebbero deludere, trasformando il Palaterme per la decima volta in un tripudio di colori rossoblù. «Bello che la città continui ad avere voglia di questo derby e di questa passione. Aver coinvolto tante famiglie e tante persone che non avevano seguito il basket o sono tornate a seguirlo è un orgoglio» chiude Barsotti.
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