Super manager del turismo a Montecatini: il bando entro venti giorni
Andrà a guidare la Fondazione che sarà operativa dal 2026
Montecatini È pronto il bando di selezione per individuare il super manager che andrà a guidare la costituenda Fondazione Turismo (Dmo), nelle intenzioni vuole essere operativa dall’inizio del prossimo anno così da programmare gli arrivi in città e un calendario di eventi, per ricostruire il cosiddetto “prodotto di destinazione” e far rifiorire l’immagine di Montecatini.
L’incartamento sarà pubblicato su vasta scala entro una ventina di giorni, comunque da qui alla fine del mese di settembre. Mancano gli ultimi ritocchi burocratici e il via libera ufficiale. L’obiettivo è individuare il direttore della Fondazione almeno entro la fine dell’anno.
«Anche perché dovrà andare a formare il proprio team per rendere a tutti gli effetti operativo il nuovo organismo», afferma Michele Luciani, presidente del consiglio di Fondazione in quota Comune di Montecatini, individuato con il bando pubblico dell’ottobre scorso insieme ad altri due membri, i professionisti Stefano Bonini e Sabrina Franceschino (a loro andrà un rimborso spese, nessun emolumento previsto).
«La Fondazione di fatto è costituita, aspettiamo le ultime formalità come per esempio l’attivazione della casella pec e alcune incombenze burocratiche – dice ancora Luciani, che è l’amministratore delegato dell’azienda Nicoletti di Massa e Cozzile – ma il bando è comunque ormai pronto grazie anche al grande lavoro degli uffici comunali, che noi abbiamo affinato. Contiamo che entro la fine dell’anno ci sia il direttore della Dmo».
Un super manager con un compenso di 100mila euro all’anno lordi (come un dirigente comunale) che si affiancherà inizialmente ad altri cinque dipendenti (diventeranno sette nell’arco di cinque anni), ovvero un addetto marketing, due amministrativi e due operativi. Per tutti loro stipendio annuo di 30mila euro lordi.
Sotto la supervisione del Comune, socio fondatore, saranno loro a coordinare il turismo, l’accoglienza e gli eventi in città. E a gestire i tanti soldi che confluiranno nella Dmo, sostenuta soprattutto dalla tassa di soggiorno che grava sugli ospiti degli hotel, aumentata dall’attuale amministrazione dall’inizio di quest’anno.
Secondo il business plan quinquennale fornito mesi fa dall’advisor milanese Crowe Bompani, al quale si è rivolta l’amministrazione, si tratta di 700mila euro nel 2025 (inizio attività dal 1° luglio), 1,5 milioni nel 2026, 1,6 milioni nel 2027, 1,65 milioni nel 2028 e 1,7 milioni nel 2029. Questo solo dall’imposta di soggiorno. Alla quale vanno aggiunti i ricavi dalla gestione caratteristica (generati dalle attività correlate ai progetti per la realizzazione di servizi finalizzati all’accoglienza dei visitatori o al supporto delle strutture alberghiere e museali) e altri incassi minori da contratti e servizi offerti. Quanto al personale, i costi previsti sono 125mila euro nel 2025, 280mila all’anno fino al 2028, 310mila a regime nel 2029. Il piano finanziario prevede un pareggio di bilancio che sfiora i 2 milioni di euro. l
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