Rissa in centro a Montecatini: urla, sangue e paura tra i residenti: «Ho sentito gridare: dammi il portafoglio»
È successo in via don Giovanni Minzoni. In tre sono finiti in ospedale. Sull'episodio indagano i carabinieri
MONTECATINI. Quando le prime luci dell’alba rischiaravano le strade del centro urla concitate hanno destato dal sonno molti dei residenti di via don Giovanni Minzoni.
Le grida hanno spinto le persone ad affacciarsi con cautela alla finestra. Alcune hanno deciso di documentare con foto e video quello che stava accadendo. Al momento, la ricostruzione delle forze dell’ordine parla di una rissa tra quattro persone, con tre feriti (non gravi) al pronto soccorso del Cosma e Damiano. Dove peraltro due dei “contendenti” si sono visti e hanno tentato nuovamente di venire alle mani. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri.
È un episodio che ha destato molta impressione in città. Da ricostruire in alcune delle sue parti, ma il dispiegamento di forze dell’ordine (sono intervenuti finanza, polizia e carabinieri, con le indagini affidate a questi ultimi) e di mezzi di soccorso non è passato inosservato. Al momento le informazioni ufficiali parlano di una rissa tra quattro persone, che ha visto coinvolti tre uomini e una donna di nazionalità ucraina, albanese, dominicana e italiana. I tre stranieri sono regolari sul territorio italiano, ma non tutti vivono a Montecatini. Non è precisato dalle forze dell’ordine il motivo per cui si è scatenata questa rissa e perché alcuni degli stranieri non residenti in città si trovassero in via don Minzoni all’alba. Alcuni testimoni parlano di armi da taglio. Un dominicano di 37 anni è stato trasferito al Cosma e Damiano con una profonda ferita a un braccio e un’altra a una caviglia.
Le foto scattate, da incastonare nell’esatta sequenza, ritraggono una donna a terra vicino a un’auto, un uomo di fronte a lei e un altro lo trattiene. Intorno a loro tre donne (di cui due molto giovani) e due extracomunitari.
Nella foto successiva la donna è distesa sull’asfalto, un altro uomo è nei pressi dell’auto e tiene in mano un monopattino, mentre un ragazzo di colore con una maglia chiara e una vistosa ferita da cui sgorga sangue alla gamba sinistra, viene persuaso ad allontanarsi da altri tre. In una terza immagine sembra esserci una rissa tra un uomo di corporatura robusta e un extracomunitario. E poi una foto di momenti convulsi: un uomo sull’asfalto, e la donna di prima insieme ad altri due uomini che sembrano voler togliere qualcosa dalle mani di quello seduto. Dopo mezz’ora di ordinaria follia quello che resta è un’auto ammaccata e con macchie di sangue, tanta paura e tanta rabbia in chi vive lì: «Mi sono rinchiusa in casa – racconta una giovane – quando ho visto questo gruppo che si malmenava tirando pugni, calci, e brandendo armi da taglio».
«Abbiamo sentito gridare dalla finestra – aggiunge un vicino – dicevano “Dammi il portafogli”. Non abbiamo capito se lo avevano già rubato a qualcuno e se lo contendevano tra malfattori oppure se lo stavano prendendo con la forza in quel momento». Da via don Minzoni il gruppetto si sarebbe spostato in via Cavour per continuare a picchiarsi. C’è chi dice di aver visto un machete e di aver sentito uno di loro gridare: “Attento, ho già ammazzato quattro persone”. «Purtroppo – commenta un residente – sopratutto in questa zona limitrofa alla piazza e quindi in pieno centro, non è il primo caso». Ridotta e quasi azzerata durante le ore notturne anche la presenza di tassisti: «Personalmente – racconta uno di loro – ho paura e non mi vergogno a dirlo. Preferisco proprio non fare il turno di notte».
Sull’episodio interviene anche Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi: «Questa mattina la nostra comunità è stata scossa da un episodio grave avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria: una violenta lite con persone ferite. Un fatto che non può lasciarci indifferenti. Montecatini Terme è una città a vocazione turistica, accogliente per definizione. La sicurezza non è un lusso, ma un prerequisito fondamentale: per i residenti, per chi ci lavora ogni giorno con passione e per chi ci sceglie. Siamo certi che tutte le istituzioni – prefettura, forze dell’ordine, amministrazione comunale – stiano già affrontando la questione con la dovuta attenzione. Ma chiediamo con forza che nessuno si fermi dietro il rassicurante riparo delle medie statistiche: Montecatini non può e non deve essere “nella media”. Il nostro tessuto economico e sociale è troppo legato alla percezione di sicurezza per permetterci anche solo l’ombra di un’abitudine all’eccezione. Chiediamo un presidio più visibile, interventi concreti e soprattutto un’azione di sistema per proteggere ciò che siamo e ciò che vogliamo continuare a essere: una città bella, viva, e sicura».
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