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Città in crisi

Montecatini, commercio in profondo rosso. Chiudono altri tre negozi in centro

di Luca Signorini
Montecatini, commercio in profondo rosso. Chiudono altri tre negozi in centro

A fine mese lasciano anche le attività Corso Roma 9 e “Cosa mi metto” e Calzedonia si è definitivamente trasferito nella galleria dell’Ipercoop

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Montecatini La crisi del commercio cittadino fa altre “vittime” per uno sprofondo rosso che è ormai sempre più inarrestabile, non sembrano esserci (e non si intravedono all’orizzonte) segnali di rinascita. Anzi, si peggiora giorno dopo giorno.

Il simbolo di quella che viene definita “desertificazione” del centro cittadino è sicuramente corso Roma, un refrain non nuovo ma che ogni qual volta va evidenziato se si vuole raccontare una città in sofferenza.

Proprio in quella che una volta era la via principe dello shopping insieme alla dirimpettaia corso Matteotti (che resiste un po’ meglio), altre tre attività chiudono alle porte della primavera, storicamente la stagione clou del turismo termale e durante la quale magari qualche turista si affaccerà.

Un fondo è già vuoto, tappezzato per oscurare la vetrina con il classico cartello “affittasi”, troppo diffuso nella Montecatini di oggi. È quello del marchio di intimo e accessori Calzedonia di fronte all’ingresso del Grand Hotel La Pace (anche questo abbandonato da alcuni anni), che avverte la clientela di aver concentrato la propria attività nel negozio “gemello” all’interno della galleria commerciale dell’Ipercoop di Massa e Cozzile.

Nel linguaggio bancario si chiama “razionalizzazione”, che in quel settore significa chiusura di sportelli e filiali. Un segno dei tempi: viaggiano bene supermercati e affini, arrancano i negozi di vicinato.

Motivazioni differenti per altre due prossimi saluti al mondo del commercio, che avverranno entrambi alla fine del mese. Uno riguarda le calzature di Corso Roma 9, storico punto vendita proprio di fianco all’ex Calzedonia, a poche decine di metri dalla centralissima piazza del Popolo. In questo caso la titolare ha raggiunto l’età della pensione e tira giù le serrande, dopo aver provato invano a cedere azienda e know how costruito in decenni di lavoro. Niente da fare, resterà la polvere anche qui.

Percorrendo il marciapiede a ritroso verso l’uscita dal cuore cittadino e la cosiddetta “salita del Bonfanti”, sempre in corso Roma, finisce l’avventura del negozio di abbigliamento “Cosa mi metto”, che tra vendita in loco e online si era fatto una certa clientela femminile affezionata, visti i prezzi non esosi e la buona scelta di prodotti. La giovane commerciante lascia per intraprendere un nuovo lavoro. E per ora nessuno subentra per proseguire quanto avviato, con marchio e capacità promozionale inclusa nel “pacchetto” da cedere. Scelte si diceva diverse ma identico risultato finale: altri tre negozi chiusi in centro e tessuto commerciale che si impoverisce ancora, per un declino infinito.

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