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Montecatini, Cassino spaventa la Fabo. Poi Arrigoni e Trapani la trascinano al successo

di Lorenzo Carducci
Montecatini, Cassino spaventa la Fabo. Poi Arrigoni e Trapani la trascinano al successo

Vittoria sofferta per gli Herons nel turno infrasettimanale

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Lucca Vittoria soffertissima. Rimontando dal -15 e dopo un primo tempo da brutte sensazioni, grazie ad un terzo quarto da “veri” Herons, a tutto campo con la bava alla bocca, e alla lucidità mantenuta in un finale nervoso. Cassino si conferma un osso durissimo per la Fabo, che vedono gli stessi sorci verdi dell’andata ma tornano ad esultare davanti al proprio pubblico dopo l’ultima sconfitta a Roseto. Lo fanno trascinati da un Arrigoni totale, anima della rimonta, dai 25 punti di Trapani e ritrovando anche un Benites realizzatore che sopperisce alla serataccia di Kupstas. Nel primo tempo Cassino sembra l’Olimpia Milano: segna 48 punti in tutti i modi e con percentuali insolite, con la complicità di una Fabo per larghi tratti troppo morbida e passiva.

La gara si fa in salita già con l’8-16 di metà prima frazione: i ciociari prendono fiducia grazie ai canestri dell’asso tedesco Beck a cui gli aironi consentono di accendersi. Il desiderio degli ospiti si vede da come respingono i tentativi dei termali di avvicinarsi, come nel caso della tripla alla prima sirena di Korsunov. E infatti il brutto andazzo, tra idee confuse, errori al tiro, palle perse e distrazioni, costa agli Herons il -15 (26-41) al 15’. E il parziale di 14-4 del -5 è ancora troppo poco per ribaltare l’inerzia emotiva.

Il momento giusto si materializza nel terzo quarto (vinto 24-12), quando Arrigoni decide di caricarsi tutti sulle spalle, la squadra lo segue e la rimonta è realtà. La svolta sta nel 10-0 dal -6 al +6, con il sorpasso e primo vantaggio di casa (se si esclude il 2-0) firmato da “Arro” in contropiede dopo tre triple sbagliate dai compagni. Con Benites e Trapani la Fabo ritrova anche il canestro da fuori, alleato prezioso nel rispondere al pareggio di un’inesauribile Cassino nell’ultimo quarto con Kupstas (primo e unico canestro di serata) e Sgobba per il nuovo +8. Gli uomini di Auletta ci provano fino in fondo, tornano più volte a -4 ma Natali e compagni hanno già patito abbastanza e non si fanno più sorprendere. Tutto questo sotto gli occhi del coach della Pielle Livorno Federico Campanella, venuto ad osservare le due prossime avversarie della sua squadra. 

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