Vialone del Melani e Camporcioni, ad aprile arriva il nuovo asfalto
Finanziamento da 671mila euro. Escluso lo stop al transito nelle due strade
Pieve a Nievole Dopo proteste, segnalazioni a iosa, decine di pneumatici danneggiati e richieste di risarcimento, e con la sindaca di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti che ha battuto i pugni sul tavolo.
Adesso la Provincia di Pistoia se ne esce con l’annuncio che tutti gli automobilisti aspettavano da tempo: nel prossimo mese di aprile è programmata la sistemazione con nuovo asfalto del vialone del Melani (sulle mappe provinciale 22 del Porrione e del Terzo) e della via Camporcioni (provinciale 26), di fatto la circonvallazione sud della Valdinievole. I comuni interessati sono cinque: Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Monsummano Terme (vialone del Melani, a partire dalla variante del Fossetto), Massa e Cozzile e Ponte Buggianese (Camporcioni, nella zona dei centri commerciali).
«In entrambi i casi si tratta di lavorazioni dettate da criticità urgenti ed evidenti che da tempo interessano le reti viarie – fa sapere la Provincia – la problematica delle precarie condizioni in cui versa l’asfalto, più volte sollevata dai cittadini che lamentano importanti danni agli pneumatici delle auto e, non per ultima, dalla sindaca Gilda Diolaiuti, è stata presa in carico dalla Provincia già lo scorso anno, quando si è attivata per il ripristino del manto stradale e delle condizioni di sicurezza necessarie per consentirne la transitabilità».
L’ente di piazza San Leone ha reperito le risorse necessarie attraverso fondi ministeriali a metà dello scorso anno - per un importo di 671 mila euro - vincolate per l’utilizzo in questo 2025. A dicembre è stata realizzata la progettazione esecutiva per l’asfaltatura delle due strade, attualmente pronta e in attesa di gara d’appalto. «A far data dal 21 dicembre scorso, tuttavia, è entrato in vigore il decreto Cam Strade, che promuove la sostenibilità nelle costruzioni stradali introducendo l’uso obbligatorio di materiali riciclati e sottoprodotti, con percentuali minime specifiche per le diverse tipologie – viene spiegato – a questo si aggiunge, per l’amministrazione, l’obbligo di adeguamento prezzi, effettuato nel mese di gennaio, passaggio previsto dalla legge senza il quale il progetto esecutivo non può essere destinato a gara». Dunque, «una volta effettuata la revisione dei costi sarà bandita la gara d’appalto al termine della quale, concluse le fasi burocratiche di verifica dei requisiti delle imprese vincitrici, si potrà firmare il contratto e procedere all’affidamento lavori». Lavori che nei fatti consistono nel rifacimento del tappeto di usura e, per alcuni tratti minori, nel ripristino dello strato di collegamento sottostante.
Così la consigliera provinciale con delega alla viabilità Lisa Amidei: «Purtroppo, per interventi di questo tipo, non esistono percorsi abbreviati. Al contrario, come accade in caso di movimenti franosi, si può sempre intervenire con le somme urgenze. Consapevoli dei due mesi di attesa per l’inizio delle asfaltature, essendo le risorse già impegnate e la gara prossima alla messa a bando, mi sento di escludere la possibilità di una chiusura delle due strade provinciali. I danni che potrebbero verificarsi sulla viabilità alternativa potrebbero costarci molto cari e, la Provincia, considerate le condizioni di bilancio in cui versa, potrebbe non essere in grado di sostenerli». Viene sottolineato inoltre che «l’ipotesi di chiudere entrambe le strade in attesa dell’avvio dei lavori comporterebbe la deviazione del traffico leggero e pesante su una viabilità alternativa non in grado di sopportare l’ampio passaggio di mezzi, considerato che si tratta di strade residenziali». l
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