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Monsummano, il “processo teatrale” sui fatti di Auschwitz per riflettere ancora sulla banalità del male

di Elena Guerri
Monsummano, il “processo teatrale” sui fatti di Auschwitz per riflettere ancora sulla banalità del male

Lo spettacolo sabato 1 febbraio al Teatro Montand con la regia del prof Rosselli

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Monsummano “Gli ordini sono ordini”: è questo il titolo del “processo teatrale” che andrà in scena sabato 1 febbraio alle 21 al Teatro Montand a Monsummano. L’ideazione e la regia dello spettacolo sono a cura del professor Dean David Rosselli, che ha realizzato l’evento con gli attori della compagnia teatrale No, grazie! Barbara Taddei, Elisa Monciatti, Chiara Cinotti, Riccardo Sgherri e Franco Giunti.

Lo spettacolo, organizzato col patrocinio dell'Anpi monsummanese, si inserisce tra le iniziative inerenti il Giorno della memoria e si ispira al vero processo, svoltosi in Germania dal 1963 al 1965, durante il quale i protagonisti furono funzionari, testimoni ed ex detenuti del campo di sterminio di Auschwitz. «Mentre il giudice indaga su quanto accaduto nel lager, il pubblico si trasforma in una silenziosa giuria – ha spiegato il regista Rosselli – chiamata ad ascoltare le testimonianze, contraddittorie, come solo gli essere umani sanno essere, inverosimili, come solo le deportazioni sono state e agghiaccianti come quella neve che ad Auschwitz induceva nell’animo un senso di gelo, cupo sconforto e allucinante disperazione». «Cerchiamo di capire oggi i fatti di ieri – ha aggiunto – anche se durante fatti storici di portata tanto immane la frontiera tra bene e male si assottiglia e il ricatto della morte muta le vittime in carnefici e l’umano in disumano. Ci sono poi alcuni, con crudeltà già insita nell’animo, ai quali la storia tende la mano e purtroppo per gli altri offre loro facile occasione di far male ma non di confessarlo».

“Gli ordini sono ordini” offre quindi un’importante occasione di riflessione per osservare con lucida razionalità quanto potere distruttivo abbiano avuto l’affermazione di disvalori morali come il disprezzo, l’indifferenza e la violenza. In un momento storico come quello di oggi, di grande crisi, risulta importante ricordare dove abbia potuto condurre la banalità del male. I biglietti sono reperibili online (www.teatroyvesmontand.it) o direttamente domani prima dello spettacolo.
 

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