Montecatini, ipotesi di sciopero all’orizzonte per i dipendenti del Comune
La riorganizzazione interna continua a dividere
Montecatini La formula è quella classica del linguaggio sindacale. Si scrive «ci riserviamo di attivare, con le modalità ritenute più opportune, tutti gli strumenti a disposizione per la tutela della dignità e della professionalità», si legge «siamo pronti allo sciopero». Un’ipotesi ormai non più tanto aleatoria per i dipendenti comunali, e contenuta nella risposta che i settori funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, e la Rsu interna, hanno diffuso in risposta all’amministrazione comunale, a proposito della questione della riorganizzazione interna del personale.
«Ci risulta – scrivono i che questo momento di transizione, a differenza di quanto sostenuto dall’amministrazione, sia caratterizzato da difficoltà operative e incertezze nella catena gerarchica. Elementi questi che, purtroppo, gravano sia sui dipendenti, con il rischio che vengano attribuite responsabilità improprie, sia sui servizi resi alla cittadinanza. Come più volte ribadito e in considerazione del fatto che non ci è stato consegnato alcun documento di analisi, avremmo ritenuto opportuno, prendendo atto che l’istituzione di due dirigenti è nelle prerogative dell’amministrazione, una valutazione complessiva dell’impatto economico che questa scelta inevitabilmente comporta e, anche in quest’ottica, tenuto conto che il costo di due dirigenti assunti dall’esterno è stimabile intorno a 250mila euro, valutare la valorizzazione di risorse interne in modo da coniugare la proficua messa a frutto di professionalità formatesi all’interno delle peculiarità del Comune di Montecatini con un minor impatto economico sulla spesa complessiva e sulle risorse destinate all’intero comparto dei dipendenti. Nel merito dell’articolazione dei settori/servizi/uffici così come approvata dall’ente, inoltre, siamo costretti a precisare, ancora una volta, che pur apprezzando una revisione parziale dell’iniziale macrostruttura da cinque a sei settori, la parte sindacale non ha condiviso, né considerato positivamente quanto proposto. Non possiamo infatti ritenere soddisfacente l’impianto in quanto l’articolazione dei settori/servizi/uffici approvata non tiene conto, in diversi casi, delle peculiarità degli stessi e delle interconnessioni di attività presenti tra loro, con conseguenti riflessi, a nostro parere, sull’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e quindi sui servizi da erogare alla cittadinanza».
«Infine, ma non per importanza – riprende la nota – siamo nuovamente costretti a stigmatizzare i ripetuti richiami pubblici nei confronti dei dipendenti, l’ultimo in ordine di tempo “affinché operino nel rispetto del codice di comportamento dei pubblici dipendenti”, come se questo fosse messo in dubbio. Questa, insieme ad altre affermazioni all’indirizzo dei dipendenti, non crediamo vadano nella direzione di determinare la necessaria e doverosa serenità con cui tutte e tutti dovrebbero operare all’interno del proprio contesto lavorativo e facciamo nuovamente appello affinché, all’interno della discussione che si sta sviluppando, cessino finalmente queste continue esternazioni nei confronti dei dipendenti del Comune di Montecatini Terme, certamente inopportune e del tutto fuori luogo. Nel ribadire le forti perplessità in merito alla tempistica di attuazione che, a nostro avviso, avrebbe richiesto un periodo di riflessione maggiore non escludendo, come invece fatto, una fase transitoria di proroga del vecchio assetto, siamo inoltre a richiedere informazioni sullo stato di attuazione e sull’attuale gestione degli uffici e dei servizi che eviti, come già richiamato, l’attribuzione di funzioni improprie ai dipendenti».
E, a chiudere, la notizia di possibili mobilitazioni del personale comunale: «Le scriventi organizzazioni sindacali dichiarano di riservarsi fin da subito l’attivazione, con le modalità ritenute più opportune, di tutti gli strumenti a disposizione per la tutela in ogni ambito e luogo della dignità e della professionalità dei dipendenti comunali e nell’interesse della cittadinanza di Montecatini Terme».
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