Il Tirreno

Montecatini

I valori dell'aria

Aria inquinata in Valdinievole, superati i limiti scattano i divieti di circolazione

di Luigi Spinosi
A sinistra una veduta della Valdinievole e a destra la centralina Arpat di via Piaggia a Capannori
A sinistra una veduta della Valdinievole e a destra la centralina Arpat di via Piaggia a Capannori

Nell’ultima settimana le emissioni sono andate oltre la soglia quattro volte

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MONTECATINI. Alla fine il livello di guardia 2 è scattato. No, non siamo in un film catastrofista, ma in Valdinievole (e anche nella Piana Lucchese), dove da ieri i Comuni hanno fatto scattare l’ordinanza che blocca la circolazione (nel caso di Montecatini fino al 2 gennaio con orario 8,30-18,30) di tutti i mezzi, auto o camion che siano, dall’euro zero all’euro tre e, nel caso dei diesel, anche gli euro quattro, nonché moto e motorini dall’euro zero all’euro due. Non sarà un film catastrofista, ma un po’ di allarme è legittimo: non tanto per il blocco del traffico, che interesserà un numero relativamente basso di mezzi, quanto per il significato che sta dietro quello stop al traffico: si tratta infatti della misura da adottare quando il livello di inquinamento ha raggiunto e superato una soglia di guarda. Quella soglia di guardia è rappresentata dal livello 2 appunto o, per essere tecnicamente più precisi, da un “valore Icqa due”, dove Icqa altro non è che l’acronimo di “Indice di criticità per la qualità dell’aria”. Insomma, aver raggiunto quel livello vuol dire che l’aria che sta entrando nei nostri polmoni è inquinata da più giorni ed è destinata a rimanere tale per altri ancora, al punto da dover introdurre ulteriori misure (il blocco del traffico appunto) a quelle già previste (come il divieto di accensione dei camini) per limitare l’inquinamento atmosferico (misure che però, triste considerazione, finora hanno prodotto ben pochi risultati).

In sintesi l’indice Icqa si basa su due elementi: il primo è il numero di giorni nell’arco dell’ultima settimana in cui si sono registrati sforamenti nel limite di emissioni di Pm10 (il riferimento in questo caso è la centralina Arpat di Capannori), l’altro il numero di giorni in cui sono previste condizioni meteo favorevoli allo smog (in base ai dati del consorzio Lamma) . Se sommando questi due numeri si supera quota sette ecco che in base al Pac (il piano di azione comunale che coinvolge tutte le amministrazioni valdinievoline e della Piana Lucchese) , scattano ulteriori provvedimenti per limitare le emissioni (il blocco del traffico appunto) .

E sta qui la preoccupazione principale, ossia che questo 2024 che sta per finire non solo non ha portato un miglioramento della qualità della nostra aria (che fa della valle chiusa tra Lucchesia e Pistoiese una delle zone più inquinate a livello continentale) , anzi. Solo per tornare all’indice Icqa, la soglia è stata superata perché negli ultimi sette giorni si sono registrati ben 4 sforamenti della soglia di Pm10 (fissata a 50 microgrammi per centimetro cubo) , cui vanno aggiunti tre giorni di previsioni meteo (ieri, oggi e domani) favorevoli all’accumulo di particolato.

Ma allargando lo sguardo si nota come nell’ultimo mese per ben 13 volte si sia superata quella soglia limite, quasi un giorno sì e un giorno no. E guardando a tutto l’anno, con gli ultimi dati si è arrivati complessivamente a ben 48 sforamenti, uno dei dati più grandi (e più preoccupanti) di sempre (l’anno scorso furono 10 in meno) .

Tornando invece alle ultime rilevazioni, quelle che hanno costretto le amministrazioni a prendere nuovi provvedimenti, spicca anche un altro numero, ossia quello relativo al “di quanto” è stata superata la soglia limite. E anche qui c’è poco da stare tranquilli: . I giorni dello sforamento sono stati quello della vigilia di Natale, quando si è arrivati a 53 microgrammi per centimetro cubo (appena sopra i 50) , ma soprattutto quelli che vanno dal 27 al 29 dicembre, quando il livello di Pm10 ha fatto registrare una drastica impennata: quota 85 venerdì 27, quota 101 sabato 28 e addirittura quota 110 domenica 29, ossia il secondo dato peggiore di tutto il 2024 (il 158 registrato il 30 marzo) .

E stando alle previsioni del Lamma anche il nuovo anno non sembra iniziare sotto i migliori auspici per i nostri polmoni.


 

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