Il Tirreno

Montecatini

Necciai da Vico agli Usa le famiglie si ritrovano dopo più di un secolo

Roberto Grazzini
Il gruppo dei Necciai tra Montecatini e gli Stati Uniti che si sono  ritrovati a Villa La Moresca
Il gruppo dei Necciai tra Montecatini e gli Stati Uniti che si sono ritrovati a Villa La Moresca

Il primo a emigrare fu Agostino in Pennsylvania

28 giugno 2022
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Montecatini C’è una bellissima canzone di Lamont Dozier, scritta in tempi di grandi cambiamenti e fermenti sociali e resa famosa dalla profonda e graffiante voce di Richie Evans che racchiude in pieno il significato dell’attaccamento al luogo dal quale ognuno di noi proviene ed allo stesso tempo tiene vivo il ricordo del passato in funzione del presente. Il brano, “Going back to my roots”, che letteralmente viene tradotto in italiano in “Tornare indietro alle mie origini”, funge da perfetta colonna sonora all’opera di Marcello Bartoli, ex impiegato dell’ufficio anagrafe che una decina di anni fa orsono, ebbe l’idea di creare un apposito link sul sito del Comune che battezzò “Montecatinesi nel Mondo”. Da allora tante persone residenti all’estero, discendenti di bagnaioli doc, mai conosciuti ma, mai dimenticati, hanno chiesto lumi sui loro antenati via mail o tornando direttamente in terra termale come di recente hanno fatto coloro formano la numerosa “colonia Necciai” negli Usa. Tutto cominciò nel lontano 1893 con l’arrivo di Agostino Necciai dalla località di Vico a Monongahela in Pennsylvania dove trovò lavoro nelle miniere di carbone. Si era sposato otto anni prima con Armida Damiani, una ragazza benestante i cui genitori non accettarono bene tale unione. Agostino era un autodidatta che ha scritto tanto fra cui una storia satirica e la protesta contro il regno dei Savoia e la chiesa cattolica. Personaggio scomodo, quanto schietto e genuino, fu raggiunto a breve dalla moglie Armida e dalla figlia Marfisa. Dopo il loro arrivo, vennero anche i fratelli di Agostino, Luigi e Angelino che fece il calzolaio a Clarksville. Da Monongahela, i Necciai si sono mossi molte volte perché era difficile trovare un lavoro sicuro. Nel 1903, Armida ed Agostino ebbero due figli gemelli: Primo e Arturo. Nel 1933, Agostino fu investito da una macchina mentre trasportava materiale per la sua fornace e morì pochi giorni dopo in ospedale. Intanto le famiglie Necciai prolificavano e si inserivano bene nel tessuto della nuova terra come Ronald Andrew Necciai ex lanciatore titolare della Major League Baseball coi Pittsburgh Pirates. Numeri alla mano, adesso sono molti di più i Necciai oltre oceano che a Montecatini. Molti di loro si sono ritrovati in questi giorni a Villa La Moresca a poca distanza dalla casa natale di Agostino, per tenere vivo il forte legame col borgo natio. Fra i principali artefici della iniziative Erik Necciai, giovane avvocato di successo, residente a Washington che è riuscito a riunire le due anime geograficamente distanti quanto fortemente unite nelle univoche radici della progenie Necciai. «È fondamentale -ha detto Eric – che le nuove generazioni, i miei figli in primis, capiscano l’importanza e la conoscenza dei luoghi dai quali proveniamo per trarne quel senso di appartenenza, indispensabile nelle crescita e nella maturazione di ognuno».l


 

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