Il Tirreno

Montecatini

appello della protezione civile per i profughi 

«Servono sei cellulari è l’unico filo che li lega a chi è in Afghanistan»

S.P.

30 agosto 2021
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MONTECATINI. Scappando da Kabul sono partiti senza nulla. Già era una fortuna riuscire a portare con sé qualche familiare. Ma una cosa hanno cercato di salvare : il proprio cellulare , unico contatto che rimane ai profughi ospiti a Montecatini negli alberghi sanitari per avere notizie della propria casa e di chi invece è rimasto in patria. Ma il viaggio è stato tumultuoso, pericoloso e pieno di insidie. Così è accaduto che sei afghani purtroppo non hanno più i telefoni funzionanti. «Perciò chiediamo con urgenza – si raccomanda Ivano Lucchesi, presidente Prociv – una donazione di almeno sei cellulari. Per queste persone si tratta dell'unico modo per avere notizie di figli, genitori, amici e parenti. Ci bastano cellulari dove possa essere installato whatsapp. Perché finché sarà possibile tramite messaggi si scambiano rassicurazioni».

Per i profughi fuggiti in Italia il telefono portatile è un filo diretto per sapere se i propri cari sono vivi o morti. Soprattutto in questi giorni di sparatorie e attentati. C'è la speranza al più presto che qualcuno possa offrire dei cellulari.

Intanto continuano donazioni importanti. L'anonimo imprenditore della Valdinievole, dopo aver dato 51 paia di scarpe sportive nuove ai bambini, oggi ha deciso di inviare anche abbigliamento comodo sempre per i più piccoli. Per i piccini sono arrivati anche matite, colori, quaderni e giocattoli. Encomiabile il lavoro dei volontari. Stanchi, stravolti, poiché le tute che devono indossare per precauzione e seguire le norme anti-Covid in estate sono terribili da sopportare. Ma la determinazione di aiutare e fare beneficenza va oltre ogni ostacolo. Sono i volontari della Prociv Arci di Chiesina Uzzanese in sinergia con la Croce rossa italiana del comitato Buggiano Montecatini che anche oggi hanno trascorso la domenica all'interno degli alberghi sanitari . Insieme a loro è entrata l'assessore al sociale di Montecatini Terme, Federica Rastelli, che ha visitato ogni camera per chiedere le necessità ai profughi e provvedere ad alleviare la loro permanenza lontano da casa.

S.P.

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