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«Posti salvati dalla Lp Tissue»

Lo stabilimento Spring a Pescia
Lo stabilimento Spring a Pescia

Gruppo di dipendenti in difesa della Cartindustria Veneta

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 PESCIA. Nuovo capitolo nella vicenda Spring, la cartotecnica per la cui sopravvivenza il coliquidatore Giordano Pacini aveva lanciato l'allarme due giorni fa. Sulla vicenda, che vede contrapposti i due soci (la famiglia Ciampi e la Cartindustria Veneta) interviene oggi una delegazione di dipendenti.  «Innanzitutto - si legge sulla lettera dei dipendenti - portiamo a conoscenza di tutti, anche di quelli che lo dovrebbero già sapere come il dottor Pacini, che la Spring non conta attualmente 25 dipendenti. Noi siamo tutti dipendenti della Lp Tissue (in sostanza Cartindustria Veneta ndr) e stiamo sopportando da 9 mesi una situazione quasi ridicola. Quindi, vi spieghiamo quello che è realmente successo. La società Spring non ha assolutamente nessun dipendente: a partire dal 24 marzo tutte le posizioni lavorative alle condizioni contrattuali esistenti, compresi tutti i Tfr, sono stati trasferiti dalla Spring (piena di debiti e sull'orlo del baratro) alla Lp Tissue Srl, società guidata dall'amministratrice Barbara Benazzato, che da quella data ha preso in affitto un ramo dell'azienda Spring Srl in liquidazione, permettendoci di lavorare fino a oggi, cosa che non avremmo mai potuto fare, visto la Cassa Integrazione e le ferie forzate che duravano ormai da dicembre 2009».  «Infatti - prosegue la delegazione - l'azienda Spring per la quale abbiamo lavorato fino al 23 marzo si trovava in una situazione di grave crisi finanziaria già dal 2007, che nemmeno Cartindustria Veneta, con il suo ingresso nella compagine sociale (avallato dalla famiglia Ciampi e annunciato a noi dipendenti come "sinergia"), era riuscita a risolvere con il versamento del 60% delle quote societarie e ulteriori generosi finanziamenti. Noi lavoratori siamo profondamente grati alla Lp Tissue che, senza avere nessuna certezza, si è accollata tutte le posizioni lavorative. Oltre a questo Lp Tissue si è preoccupata di assumere buona parte dei lavoratori che avevano contratti precari, magari da anni, e di pagare i nostri contributi e altro che era stato trascurato. Il risultato è che adesso siamo di più di prima, e tutti regolarmente assunti con contratti a tempi indeterminato. Lp Tissue sta operando per rattoppare i danni precedenti, pagando di tasca sua, e per rilanciare l'azienda. Tanto è vero che da quando opera ha già fatto nuovi investimenti».  «Pertanto - chiude la lettera della delegazione di dipendenti - non troviamo giusto che Cartindustria Veneta venga marcata come "lupo cattivo" in quanto, oltre a vedere compromesso il proprio investimento di milioni di euro con la "sinergia" Spring, ha comunque deciso di aiutare tutti noi a mantenere il proprio posto di lavoro. Noi ci sentiamo sicuramente più protetti e tutelati adesso che non prima con la precedente gestione. Con Spring saremmo andati a casa a marzo, con la Lp Tissue 25 famiglie continuano a lavorare (e il lavoro non ci manca)».

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