Il Tirreno

Gli Azzurri

Calabro: dovremo essere perfetti per non tornare a mani vuote

di Luca Santoni
Schiavi, perno del centrocampo
Schiavi, perno del centrocampo

Stasera la Carrarese a Bari in una sfida chiave: locali a quota 12, apuani a 11

4 MINUTI DI LETTURA





CARRARA. Mister Antonio Calabro fa il punto in casa Carrarese alla vigilia della trasferta di Bari (pugliesi a quota 12, azzurri a 11). Questa sera alle ore 20,30 gli azzurri sfideranno la corazzata pugliese sotto i riflettori del “San Nicola” per conquistare altri punti in ottica salvezza. «La sfida rappresenta un banco di prova importante per noi, poiché affronteremo una squadra di alto livello dal punto di vista tecnico-qualitativo e giocheremo in uno stadio come il “San Nicola” ,tra gli impianti più impattanti e prestigiosi del panorama nazionale, con un pubblico numeroso e appassionato, che rappresenterà ulteriore fattore per spingere i nostri avversari al successo. L’obiettivo sarà certamente quello di non tornare a Carrara a mani vuote, ma per riuscire nell'intento servirà una prestazione perfetta sotto molteplici aspetti: ci sarà bisogno, oltre che delle motivazioni che ci hanno sospinto fino ad ora, di tanta determinazione nei contrasti e nei duelli aggiungendo le nostre caratteristiche tecniche e di organizzazione».

Sul momento positivo che sta attraversando la squadra, Calabro dice: «A mio avviso, non credo ci sia stato un vero e proprio cambio di marcia per quando riguarda le prestazioni. In merito al modo di giocare della squadra, dalla prima giornata di campionato in poi, ho avuto modo di osservare il giusto atteggiamento in campo da parte dei miei ragazzi, sempre dentro il nostro progetto tecnico, coerenti con le richieste quotidiane avanzate dal sottoscritto e dallo staff. L'impatto con questa categoria ci ha riservato insidie e prospettato alcune difficoltà. Per questo che a inizio anno abbiamo faticato un po' di più a curare alcuni dettagli e a portare a nostro favore gli episodi di gioco, che determinano gli esiti delle gare. In questa fase del campionato, fortunatamente, anche i risultati cominciano a darci conforto e siamo tutti felici di ciò, ma come ho detto anche ai ragazzi, ci attenderanno partite complesse in serie. Sarà fondamentale non abbassare mai la guardia e continuare a lavorare con l’intensità e la concentrazione con la quale ci stiamo esercitando quotidianamente, dimostrando così di essere in crescita anche dal punto di vista della maturità di squadra, nonostante la giovane età di molti componenti del gruppo a mia disposizione».

Calabro infine ha parlato delle condizioni della squadra e del possibile turnover: «La squadra ha risposto bene dal punto di vista fisico contro il Cittadella e sono fiducioso che possa reggere lo sforzo che i tanti impegni ravvicinati di questo momento della stagione richiedono. Sento che si parla spesso di turnover, ma dissento, perché ogni componente della rosa è un potenziale titolare, dunque, anche a Bari, dopo aver considerato tutti gli aspetti del caso insieme al mio staff, scenderà in campo la squadra migliore possibile. Per questa trasferta, l’unico calciatore ad aver avuto un problema fisico, seppur di lieve entità in quanto si tratta di un affaticamento muscolare, è Falco, ed è per questo che, pur non destando particolare preoccupazione, rimarrà a Carrara per svolgere le terapie di recupero del caso e per allenarsi, anche se non sarà a disposizione per questo match infrasettimanale».

Gli avversari.

Per il Bari non ha parlato il tecnico Moreno Longo, ma il centrocampista Mattia Maita, l'unico giocatore rimasto in squadra di quel Bari che nella stagione di Serie C 2019-2020 affrontò la Carrarese ai play-off: «Il ricordo indimenticabile di quella partita è il gol di Simeri al 120'. Ci ha portato in finale. Per me erano i primi 6 mesi a Bari, stavo vivendo un sogno. Si giocò in un clima surreale, tutto chiuso. Poi ho avuto la fortuna di vivere Bari sul serio e vedere tanta gente allo stadio. Ho un bel ricordo. Domani (oggi per chi legge) dovremo vincere con la Carrarese per dare continuità. Torneremo a fare quello che abbiamo fatto finora. Stiamo creando una bella identità ed un bel percorso. Poi ci sono partite e partite: ce ne sono state alcune in cui non siamo andati sul 2-0 e poi lo prendi e ci sta. Bisogna continuare quindi col nostro percorso, pur sapendo che giochiamo contro un avversario che viene da un 3-0 ed ha entusiasmo, sappiamo che andranno a duemila e bisogna adattarsi».


 

Primo piano
Il guasto

Blackout in centro a Firenze, il caldo spegne la città: dai Pos bloccati ai freezer spenti, chiusi i negozi

Speciale animali