Il Tirreno

Dal litorale

Guang Rong a Marina di Massa, il nostro viaggio nel cuore dell’operazione di rimozione

di Ivan Zambelli

	Le operazioni 
Le operazioni 

Il Tirreno a bordo della nave che sta vigilando sull’attività nell’intervento sull’imbarcazione rimasta incagliata

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MASSA. Con le 500 tonnellate di materiale portate lunedì mattina, 10 novembre, a Marina di Carrara ha avuto inizio l’operazione di rimozione della Guang Rong. E per monitorare che tutto proceda senza intoppi è stata inviata sul posto la Luigi Dattilo, nave ammiraglia della Guardia Costiera che ieri mattina ha ospitato un sopralluogo via mare con le autorità e i rappresentanti della stampa.

A bordo della Dattilo, ormeggiata al porto di Marina di Carrara, erano presenti il prefetto Guido Aprea, il sindaco di Massa Francesco Persiani, il comandante della Capitaneria di Porto Tommaso Pisino, i vertici delle forze dell’ordine e il comandante della nave Davide Guzzi. Punto di ritrovo alle 8, partenza intorno alle 9.30 e rientro all’ora di pranzo, per un'intera mattinata ad osservare le attività di alleggerimento del carico.

«La Dattilo - spiega il comandante Guzzi - è la prima unità della nostra classe ammiraglia, insieme alla Diciotti. È impiegata in operazioni di soccorso in mare, ma anche di tutela ambientale. A bordo abbiamo panne e battelli minori che ci consentono di vigilare e monitorare costantemente l’area di interesse». Basti pensare che la Dattilo, un pattugliatore d’altura che conta un equipaggio da 56 persone e fa base a Messina, viene impiegato per missioni difficili: soccorso in mare, antinquinamento, polizia marittima, attività di lunga durata a mare anche in condizioni difficili. E in queste settimane la nave opera in appoggio alle società Fratelli Neri e Bluetack, incaricate delle operazioni di rimozione della nave, carico di tout venant compreso. Questo sarà rimosso dal “pontone” Cavalier Sergio, che provvede a sollevare e trasferire a terra le 9.000 tonnellate di carico. Circa 500 per viaggio, per una tempistica stimata in 15-20 giorni. «Dal 28 gennaio non ci sono stati tempi morti» riepiloga il comandante Pisino, una volta che la Dattilo è arrivata ad una certa distanza dalla Guang Rong. «Dopo aver tratto in salvo i dodici marinai, già il giorno successivo abbiamo iniziato la bonifica e la rimozione dei materiali inquinanti, concluse a marzo. Poi la gestione ordinaria, fino a mercoledì scorso, quando sono partite le operazioni di alleggerimento del carico. Ieri è arrivata la Cavalier Sergio e sono iniziate le prime movimentazioni: cinquecento tonnellate nel primo viaggio, stamani le attività sono riprese regolarmente».

Il comandante spiega che «durante lo scarico viene aggiunta acqua di zavorra per mantenere la posizione. Una volta terminato l’alleggerimento, la nave sarà pressurizzata, riportata in galleggiamento controllato e spostata verso il largo di circa un miglio. Da lì verrà poi trainata in un porto tra Toscana e Liguria, dove si deciderà se procedere con la riparazione o con la demolizione. Tutte le fasi - ha aggiunto - sono condizionate dalle condizioni meteo, perché anche una piccola onda può influire sull’equilibrio dell’imbarcazione». Il prefetto Guido Aprea, coordinatore della cabina di regia istituita il giorno successivo all’incidente, ha definito la giornata di ieri, 11 novembre, «un momento operativo decisivo».

«Le operazioni di rimozione del carico sono già iniziate e rappresentano un’attività prodromica alla rimozione della nave stessa. In questi mesi abbiamo sentito la vicinanza dell’armatore, che non ci ha mai abbandonato. Ora il cantiere è aperto e ci auguriamo che questa sia la fase terminale». Tira un sospiro di sollievo anche il sindaco: «Contro ogni scetticismo oggi possiamo dire che la rimozione è davvero iniziata. Dieci mesi sono passati, ma la stagione balneare non è stata compromessa. L’autunno è il momento opportuno per intervenire e, anche se ci saranno sospensioni legate al meteo, il percorso è avviato e confidiamo di vedere rimossa la Guang Rong entro le festività natalizie».

Dopodiché, ci sarà la partita per la ricostruzione del pontile. «Una volta rimossa la nave faremo delle verifiche sulla stabilità del pontile. Stiamo interA bordo della “Luigi Dattilo”: viaggio nel cuore dell’operazione Guang Rongloquendo con il ministero delle infrastrutture per le risorse che serviranno sia per la progettazione sia per la fedele ricostruzione, che è quella che ipotizziamo salvo l’eventualità di apportare dei correttivi come per l’attracco dei traghetti. Sappiamo che i lavori del pontile potrebbero durare da 1 anno a 18 mesi e quindi riaverlo tra la fine del 2027 e 2028». Proprio per questo, precisa Persiani, «al ministero ci hanno detto che vengono sì anticipate le risorse, ma non c'è alcuna rinuncia da parte del Comune nel chiederli poi ai responsabili una volta concluso il procedimento in corso. Non pagherà il cittadino ma chi ha causato il danno».

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