Carrara, saluta gli amici e si schianta con lo scooter all’alba: muore 41enne. Il mistero sugli ultimi momenti
Francesco Tonini era figlio di un fornaio di Avenza, abitava a Massa e lavorava per Chean
CARRARA, C’è chi dice che sia trascorso un quarto d’ora, forse venti minuti, tra il saluto agli amici e quella telefonata inviata da qualcuno al servizio di emergenza-urgenza del 118. In mezzo c’è la vita di Francesco che vola via: come sia accaduto, è ancora un mistero. Un tragico schianto nella Zona industriale apuana – all’alba di Ferragosto – ha stoppato il ritorno a casa di Francesco Tonini, carrarese, 41enne, dipendente della Chean srl.
«Ciao a tutti»
È la sera del 14 agosto, e a Marina di Carrara ci sono i fuochi d’artificio. Tra giovani e famiglie c’è anche lui: è in compagnia di amici, incontra anche colleghi di lavoro. Il tempo corre via: è una serata di festa. Arriva l’alba e tutti si salutano. Lui sale in sella al suo scooter. Deve raggiungere Massa, dove abita.
Il tragitto
Percorre presumibilmente viale Zaccagna, poi dovrebbe aver imboccato via Bernieri, che sfuma quindi in via Provinciale Avenza Massa. È certo, invece, che sono circa le 4 della mattina quando supera la sede di Imerys Minerali: è circa 200 metri prima dell’imbocco di via Lavello e della rotatoria con via Dorsale. Succede qualcosa. Lo scooter si schianta contro quello che è il muro di contenimento dalla ex Cokapuania. Questa è al momento la ricostruzione.
I soccorsi
Arriva una telefonata di allarme al 118, inviata forse – ancora non c’è certezza – da un automobilista di passaggio. Giungono gli operatori del soccorso nella Zona industriale apuana. Francesco viene portato al pronto-soccorso dell’Ospedale delle Apuane. Le sue condizioni sono gravissime. Trascorrono all’incirca due ore. Sono le 6. Il 41enne carrarese non ce la fa.
Sconvolti
Inizia così la giornata del Ferragosto per la comunità apuana. Intorno alle 7 della mattina la notizia si diffonde. Tra i primi a sapere della tragedia c’è Sergio Chericoni, presidente di Confartigianato Massa-Carrara e Lunigiana ma anche – e in questo caso soprattutto – amministratore unico della Chean srl, alle dipendenze della quale Francesco Tonini lavorava da ottobr. «Era con noi da meno di un anno – dice Chericoni con la voce rotta dalla commozione – e tutti i capi-squadra lo volevano. Era un giovane serissimo, mite, sempre disponibile ad accogliere chiunque». Sono le 16 di ieri e il presidente di Confartigianato sta per raggiungere la famiglia di Francesco: la madre Franca e il fratello Dino. Non c’è un funerale bensì un ultimo saluto: accorrono decine e decine di persone, da Carrara e da Massa. «Con lui, se ne va un pezzo del cuore di chi lo conosceva – dice Chericoni – di chi ora si ritrova a cercare un senso dove un senso non c’è».
Il nuovo lavoro
Francesco Tonini era figlio di un fornaio: il babbo aveva avuto un panificio ad Avenza – alla Grotta – e lui lo aveva aiutato nell’attività di famiglia. Poi il padre era scomparso e il forno era stato chiuso. Alla Chean, dove si fanno coperture civili e industriali, bonifiche ambientali e da amianto, lui aveva trovato una chance di impiego che non aveva nulla a che vedere con la sua esperienza passata. A 40 anni stava imparando, con grande umiltà e slancio, il nuovo mestiere: e anche per questo tutti lo apprezzavano.
Che cos’è accaduto?
Secondo quanto raccolto, i rilievi sul luogo dell’incidente sono stati eseguiti ieri mattina dai carabinieri: serviranno a chiarire la dinamica di quanto è accaduto: se il 41enne ha perso autonomamente e fatalmente il controllo del suo scooter, se è intervenuto qualcosa d’esterno alla sua corsa e, eventualmente, di quale natura si sia trattato. Da Carrara a Massa non c’è persona che abbia conosciuto Francesco a cui ieri non sanguinasse il cuore.