Il Tirreno

La tragedia

Massa, morto nell’inseguimento: la distanza della volante e nuovi elementi dalle telecamere

di Melania Carnevali
Massa, morto nell’inseguimento: la distanza della volante e nuovi elementi dalle telecamere

Sotto analisi i filmati del lungomare per chiarire perché il ristoratore non si sia fermato all’alt e cosa abbia provocato la perdita di controllo della moto

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MASSA.  Si sono tenuti ieri, nella chiesa di Gragnana, i funerali di Eugenio Frasca, il 48enne con origini carraresi e residente a Milano morto nella notte tra martedì e mercoledì in un incidente stradale a Marina di Massa, al termine di un inseguimento iniziato sul lungomare di Forte dei Marmi.

Il ristorante a Cinisello Balsamo con madre e fratelli
Frasca, ristoratore molto conosciuto e apprezzato anche nella sua terra d’origine, era titolare insieme ai fratelli Jacopo e Oscar del locale “Il Volo” a Cinisello Balsamo, vicino all’aeroporto di Bresso. In cucina, da sempre, c’era la mamma Ghina, originaria di Carrara, che aveva portato con sé le ricette e i profumi della tradizione apuana, facendoli conoscere a un pubblico milanese. Chi lo conosceva lo descrive come una persona solare, generosa, appassionata di moto e di montagna, dove amava praticare snowboard. Aveva prestato servizio militare tra i paracadutisti del Reggimento Alpini, esperienza di cui andava molto fiero.

L'inseguimento sarebbe avvenuto a una certa distanza
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, poco prima delle 4,30 del mattino una pattuglia dei carabinieri di Forte dei Marmi, impegnata nei controlli notturni sul litorale, ha intimato l’alt a una moto nera proveniente da Viareggio. Il conducente non si è fermato e ha proseguito a velocità sostenuta. I militari si sono messi all’inseguimento, mantenendo – stando alle prime informazioni – una certa distanza.

Lo schianto
Dopo circa sei chilometri, arrivato a Marina di Massa, all’altezza della rotonda di piazza Bad Kissingen, Frasca avrebbe perso il controllo della moto. Invece di seguire il giro della rotatoria, il mezzo è finito contro i pali della segnaletica stradale. L’impatto è stato violento. I carabinieri hanno allertato immediatamente il 118 alle 4,38, iniziando le manovre di rianimazione in attesa dei soccorsi. Poco dopo è arrivata un’ambulanza della Croce Rossa che ha proseguito le operazioni. Frasca è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Apuane, dove però è deceduto poco dopo l’arrivo.

Gli interrogativi aperti
Restano aperti diversi interrogativi: perché non si sia fermato, cosa sia successo nei minuti dell’inseguimento, se a provocare la perdita di controllo sia stata la velocità, un malore improvviso o un’altra causa. L’unico elemento certo, al momento, è che la moto avesse la revisione scaduta. Una violazione che comporta una multa e il ritiro del libretto di circolazione, ma non sanzioni penali.

Gli inquirenti stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo il lungomare, da Forte dei Marmi fino a Marina di Massa, per ricostruire con precisione ogni fase della vicenda: il passaggio davanti alla pattuglia, l’inseguimento, l’ingresso in provincia di Massa-Carrara e gli ultimi metri prima dell’impatto.

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