Il Tirreno

Il caso

Massa Carrara e il “giallo” del terremoto: esplosione in cava o sisma? La nostra ricostruzione

di Melania Carnevali

	L'epicentro del sisma registrato dall'Ingv
L'epicentro del sisma registrato dall'Ingv

La nota dell’Ingv sulla causa viene successivamente aggiornata e genera ulteriori dubbi

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MASSA CARARRA. La terra si sente tremare bene. Sono infatti le 8,31 del mattino e molti sono già entrati al lavoro, quando succede. C’è chi non si scompone e chi invece esce in strada per sicurezza, anche se la scossa, di per sé, non è alta: 1,7 di magnitudo con epicentro a tre chilometri da Montignoso, per la precisione, stando ai dati dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), nella zona di Altagnana, vicino a un bacino marmifero.

Il rumore e la vibrazione del terremoto, avvertiti anche in alcune zone della Lunigiana e nei comuni di Massa e Carrara, dove molte persone sono scese in strada, hanno destato momentanea apprensione. Un terremoto non grave che però fa scoppiare un giallo.

La prima spiegazione dell’Ingv

Nel suo sito infatti la sala sismica Ingv di Roma classifica il fenomeno come un evento di origine artificiale, sottolineando che si trattava di un’attività esplosiva legata a operazioni estrattive. Può capitare infatti che per la messa in sicurezza di un fronte di cava venga utilizzato l’esplosivo (non si può più invece utilizzare per l’estrazione del marmo). Il problema è che nessuno ne sa niente: né Comuni, né forze dell’ordine, tantomeno la protezione civile. La messa in sicurezza infatti deve essere comunicata e autorizzata dai vari enti interessati. E, in questo caso, non ci sono state né comunicazioni né autorizzazioni. Quando la notizia inizia a circolare i Comuni si attivano per capire cosa sia successo. Anche la prefettura si attiva. L’ipotesi, a questo punto, diventa l’esplosione illegale, quindi non autorizzata.

L’aggiornamento dell’Ingv

Qualche ora dopo però l’Invg aggiorna il sito: sparisce la dicitura “esplosione in cava” e rimane quella di semplice terremoto. Il Tirreno ha provato a contattare l’istituto ma non è riuscito a mettersi in contatto con i referenti. Rimane, al momento, un giallo l’accaduto, anche se l’ipotesi più accreditata, al momento, è che si sia trattato di un semplice terremoto.

In attesa di eventuali chiarimenti ufficiali, l’episodio resta un fatto isolato e fortunatamente privo di conseguenze. La situazione è tornata rapidamente alla normalità e non si registrano danni a persone o cose. La scossa, seppur lieve, ha comunque ricordato l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione su un territorio sismicamente attivo come quello apuano. 

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