Massa, una manta avvistata vicino alla spiaggia di Ronchi. L'esperto del Wwf: «Il Mediterraneo si sta tropicalizzando» – Video
Il “gigante del mare” ha attirato l’attenzione dei bagnanti. Luca Giannelli: «Già diversi avvistamenti nel Mediterraneo. Con i biologi dell’Arpat di Livorno stiamo monitorando la situazione»
MASSA. Tutti col telefonino alzato sulla costa di Ronchi per immortalare un evento eccezionale: la presenza in mare di un esemplare di manta a una manciata di metri dalla costa. Un pesce appartenente alla categoria dei “giganti del mare”; così infatti definiscono correntemente gli studiosi anche la manta, la cui apertura può raggiungere i sei-sette metri di ampiezza.
Un pesce con una struttura cartilaginea che di norma vive in oceani e mari temperati: nell’Atlantico questi animali si spingono a nord fino alle coste del New Jersey e vicino allo Stretto di Gibilterra, fino all'Uruguay e alle coste del Congo, nell’oceano Indiano e nel Pacifico fino alle coste del Giappone e della California. Nel Mediterraneo erano stati avvistati alcuni esemplari, ma sulla costa massese assolutamente no. L’arrivo della manta nel mare di Ronchi, sotto gli occhi di bagnanti e gente del posto, risale alla mattina di domenica 22 giugno. Ma tra gli addetti ai lavori, come spiega Luca Giannelli presidente del Wwf provinciale di Massa-Carrara, i video sono stati passati con una certa discrezione.
«Sono in contatto con i biologi dell’Arpat di Livorno – dice Giannelli –. Quest’anno nel Mediterraneo sono stati diversi gli avvistamenti di esemplari di manta vicino alle spiagge, se ne sono visti vivi percorrere il mare, ma diversi esemplari sono stati trovati morti. Con i biologi – prosegue – stiamo monitorando la situazione».
Da un primo esame, la notazione immediata, anche da parte di un esperto come Giannelli, «è che il Mediterraneo si sta tropicalizzando; questi animali di norma stavano nel mar Rosso. La presenza di questo esemplare davanti alla costa massese è un evento eccezionale. È stato per un po’, poi si è allontanato. L’avvistamento risale a domenica mattina. Per Ronchi è una prima volta assoluta».
Di per sé la manta non è un pesce aggressivo, non presenta la pericolosità di uno squalo, ma attenzione. «È accaduto in passato – spiega il presidente provinciale del Wwf – che persone siano state trafitte dall’aculeo della coda della manta, che quando si muove è come una scudisciata: può fare molto male a una persona che si trovasse nelle vicinanze».
Giannelli si premura di fare una raccomandazione, oltremodo preziosa in questo periodo d’estate. «Qualora chiunque vedesse un esemplare di manta in mare, avverta subito la Capitaneria, componendo il numero 1530. Non ci si deve avvicinare mai a questi animali». Incontri che d’ora in poi potranno non essere più così eccezionali, dal momento che, come ribadisce Giannelli, «si sta andando verso una situazione in cui la temperatura del Mediterraneo progressivamente si alzerà».
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