Il Tirreno

La storia

Vaga due giorni nei boschi della Lunigiana: 85enne riesce a salvarsi grazie a un vecchio cellullare. «Sono qui»


	Un momento delle ricerche
Un momento delle ricerche

Non avendo un telefono di ultima generazione, era impossibile inviare la posizione esatta: trovato nei boschi nei dintorni di Zeri

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ZERI. Ha passato due notti all’addiaccio nei boschi nei dintorni di Zeri, in Lunigiana, ma – fortunatamente – la storia ha un epilogo positivo per un ottantacinquenne cercatore di fungi che è stato trovato – dopo ore e ore di ricerche – incolume, con l’elisoccorso Pegaso che ha provveduto al recupero dell’uomo nella tarda mattinata del 4 giugno.

Erano d’altronde durate un paio di giorni le ricerche a tappeto con droni, cani dell’unità cinofila regionale e anche un elicottero (fornito dalla Guardia di Finanza) munito di apparecchiature in grado di “catturare” anche il più debole segnale telefonico.

Un momento delle ricerche


L’allarme era scattato alle 13 circa del 3 giugno, quando al 118 era arrivata la chiamata di un amico dell’ottantacinquenne da lui direttamente contattato. I vigili del fuoco di Massa-Carrara hanno subito allertato il sistema regionale di pronto intervento per le persone disperse, attivandosi per contattare l’ottantacinquenne che, rispondendo al telefono, aveva però manifestato confusione nel descrivere la sua esatta posizione. Difficile anche localizzare la chiamata, dato che l’anziano signore era in possesso di un telefono di vecchia generazione e non uno smartphone con dispositivi di localizzazione integrati. L’uomo aveva già passato fuori una notte.

Le ricerche sono state portate avanti dai vigili del fuoco, dai carabinieri della compagnia di Pontremoli e dalla Guardia di Finanza, oltre che dal Soccorso alpino regionale.

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