Il Tirreno

L’intervento

Ha un malore sulla via Vandelli, escursionista in ospedale


	Un momento dei soccorsi
Un momento dei soccorsi

L’episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto sia fondamentale la presenza di un sistema di soccorso rapido e coordinato nelle aree montane

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MASSA. È stata una domenica mattina (1 giugno) di intervento e tempestività per la stazione di Massa del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano. I tecnici sono stati attivati per prestare aiuto a un escursionista colto da un malore mentre stava percorrendo la storica Via Vandelli, uno dei tracciati montani più affascinanti, ma anche impegnativi, del territorio apuano.

Secondo quanto riferito dal Sast, l’uomo avrebbe accusato una sincope, ossia una perdita temporanea di coscienza, in una zona impervia e di difficile accesso a piedi. La macchina dei soccorsi si è attivata rapidamente: sul “target”, come in gergo viene definito il luogo dell’evento, si è diretto l’elisoccorso Pegaso 1 da Massa, insieme a una squadra di tecnici e personale medico del Soccorso Alpino. Arrivati sul posto, i sanitari hanno valutato le condizioni dell’escursionista, stabilizzandolo prima del trasporto in elicottero al Nuovo Ospedale Apuano. Le sue condizioni, secondo fonti sanitarie, sarebbero serie ma non critiche. 

L’episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto sia fondamentale la presenza di un sistema di soccorso rapido e coordinato nelle aree montane, soprattutto su percorsi come la Via Vandelli. Il tracciato, che un tempo collegava Modena a Massa per esigenze commerciali e militari, oggi è percorso da escursionisti e amanti del trekking, attratti dalla bellezza del paesaggio e dal fascino storico del cammino. Ma non bisogna dimenticare che si tratta di una via esposta, con lunghi tratti isolati e senza possibilità immediate di rientro in caso di emergenza.

Nel corso degli ultimi anni, la Via Vandelli ha visto aumentare il numero di escursionisti, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. Tuttavia, non mancano gli incidenti. Già in passato il Soccorso Alpino è intervenuto su questo tracciato per situazioni simili. In particolare, si ricordano due episodi del 2022: uno a settembre, quando una donna scivolò lungo un tratto roccioso, e un altro a luglio, con un escursionista disidratato che aveva sottovalutato le temperature elevate.

Proprio per questo, gli esperti consigliano sempre di affrontare il percorso con un’adeguata preparazione fisica, portando con sé scorte d’acqua, un abbigliamento adatto al meteo e, soprattutto, evitando di avventurarsi da soli. È inoltre raccomandato segnalare l’itinerario a qualcuno prima della partenza e, se possibile, utilizzare app e dispositivi gps per la localizzazione. Il successo dell’intervento di domenica è merito dell’efficienza e della prontezza degli operatori del Soccorso Alpino e dell’equipaggio Pegaso. L’interazione tra squadra di terra e elicottero ha permesso di accorciare drasticamente i tempi di intervento e di trasporto, fattore spesso decisivo quando si ha a che fare con malori gravi come le sincopi, che possono essere spia di patologie cardiocircolatorie complesse.

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