Carrara, il borgo dimenticato dove gli abitanti sono ostaggio della strada: «Qui l’ambulanza non arriva»
L’unica via che attraversa Moneta è stretta e piena di buche. Il paese è contemplato tra i Luoghi del Cuore del Fai: si può votarlo fino al 10 aprile
CARRARA. Che bello che è il borgo di Moneta: da lassù si ammira un panorama mozzafiato che spinge lo sguardo fino al mare. Tant’è che negli anni alcune famiglie carraresi hanno ristrutturato vecchie case – magari dei nonni – e si sono trasferite lì. Sono qualche decina i residenti del paese mignon: sicuramente più di una trentina, si dice. È un bene che non si sia spopolato ma la vita su quelle colline non è facile: «Se qualcuno si sente male, l’ambulanza non riesce a raggiungere la meta e anche l’automedica ha notevoli difficoltà», dice il consigliere comunale del Gruppo civico Massimiliano Bernardi che ha fatto un mini-tour a Moneta su sollecito di alcuni abitanti.
La via
Il borgo è attraversato da un’unica strada: via Moneta. Che è stretta-stretta, con l’asfalto sgretolato in molti punti, piena di buche che sembrano crateri. Proviamo a incamminarci: si parte da Fossola – si sale, si sale e si sale ancora – e supponiamo di fermarci all’altezza del mini-parcheggio che offre cinque-sei stalli per la sosta: decisamente pochi rispetto ai residenti che si muovono in auto.
«Serve un semaforo»
«Questa strada è strettissima – interviene Bernardi che ha postato un video-reportage da Moneta sul suo profilo FaceBook – È a doppio senso di marcia e va da sé che qui ci sia da risolvere una questione di sicurezza. All’Amministrazione comunale dico che, innanzitutto, deve essere messo un semaforo all’inizio e alla fine: se due auto che procedono in direzione opposta si incontrano laddove c’è il “curvone”, è un delirio».
E l’asfalto?
Il buon senso suggerisce che sarebbe necessaria asfaltarla: «Qua e là ci sono fosse e ricordo – sottolinea il consigliere – che, scivolando in una di esse, un giovane ebbe un incidente in motorino».
Il futuro
Semaforo e asfalto sarebbero soluzioni-tampone: ma Bernardi prova a immaginare un futuro per il piccolo borgo di Moneta. Uscendo dal paesello, sulla destra si apre una vecchia mulattiera che porta al Tiro a segno: «Il tratto è breve – osserva Bernardi – e io credo che da questa mulattiera si potrebbe, si dovrebbe, ricavare una strada che colleghi Moneta con il Poligono»; con questa soluzione per chi vive a Moneta, secondo Bernardi, sarebbe “un altro vivere”.
Votalo
«Sul colle sopra Fossola di Carrara, fra uliveti e vigneti, sorge il piccolo borgo di Moneta, che con il suo castello domina il torrente Carrione, con lo sfondo delle Alpi Apuane. Il castello presidia il territorio in un punto strategico (..) . Citato dal II secolo a.C., diviene nel Medioevo uno dei capisaldi del partito ghibellino (..). Ecco come la pagina web dedicata ai Luoghi del Cuore del Fai, Fondo Ambiente Italiano, descrive Moneta: è uno dei Luoghi del Cuore che si può votare con l’intento di “salvarlo”, ovviamente; per farlo c’è tempo fino al 10 aprile quando si chiuderà la 12ª edizione del censimento: per ora sono 113 i voti raccolti.
