Massa, nave incagliata: iniziate le operazioni di svuotamento dei serbatoi, quanto dureranno e come procedono – Video
La spiegazione nella parole del sindaco di Massa, Francesco Persiani
MASSA. Sono iniziate nella seconda parte della giornata di martedì 11 febbraio le operazioni di pompaggio del gasolio dalla nave Guang Rong, che il 28 gennaio si è incagliata all'altezza del pontile di Marina di Massa, distruggendolo in parte. Il sindaco di Massa, Francesco Persiani, spiega come procederà l'intervento: «Un momento molto atteso da tutta la comunità, perché prima il gasolio (e l’olio lubrificante, in tutto 106 tonnellate) vengono tolti dalle cisterne, e prima sarà ufficialmente scongiurato il rischio del disastro ambientale, uno spettro che aleggia sul territorio dalle 21 dello scorso 28 gennaio, da quando la Guang Rong ha concluso la sua deriva contro il pontile, “decapitandolo”. Una volta liberata dal gasolio, si potranno anche accelerare le pratiche successive relative al trasbordo del carico di novemila tonnellate di detrito di marmo e alla rimozione della motonave». Persiani aggiunge che «le operazioni di svuotamento dovrebbero terminare entro lunedì 17 febbraio, spero anche qualche giorno prima».
Le polemiche ambientaliste
Nel frattempo, in parallelo, si svolgono anche le vicende del porto di Marina di Carrara, entrato di nuovo nel mirino degli ambientalisti e non solo dopo il naufragio della Guang Rong. L’ultima novità, come segnalano in un comunicato i Paladini apuoversiliesi, sono le richieste di integrazioni avanzate dal Ministero dell'Ambiente all'Autorità Portuale della Liguria Orientale per la procedura di assoggettabilità a Via (Valutazione di impatto ambientale) del progetto di prolungamento della banchina Taliercio. Come informa la presidente Orietta Colacicco, «nella pagina delle procedure di Via è stato pubblicato un nuovo documento. In una lettera il presidente, per voce del coordinatore della Sottocommissione di Via avvocato Paola Brambilla, specifica all'Autorità portuale che, preso atto delle osservazioni dei Paladini Apuoversiliesi e della signora Carla Gianfranchi (di Amare Marina di Carrara e consigliere delegato per Carrara dei Paladini) chiede integrazioni della documentazione presentata, andando punto su punto a sottolineare - aggiunge Colacicco - quanto avevamo noi evidenziato, a partire dalla mancanza nella documentazione del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici 115/21, per cui non solo avevamo fatto accesso civico generalizzato, ma anche avevamo chiesto al Ministero dell’Ambiente di avere la possibilità di inviare ulteriori osservazioni oltre i termini quando avessimo ricevuto tale parere». «Questa lettera – continua Colacicco - dimostra la grande attenzione del Ministero dell’Ambiente e la serietà delle procedure di Via – Assoggettabilità a Via e Vas (Valutazione ambientale strategica, ndr). Soprattutto dimostra l’importanza dell’apporto della società civile, che con il suo impegno non vuole essere di contrasto ma di supporto alle decisioni che devono essere prese». E prosegue: «Qui non si parla della lotta di Davide contro Golia, o di una battaglia per o contro il porto di Carrara, qui stiamo parlando del futuro di tutto il territorio apuoversiliese che i Paladini Apuoversiliesi, e lo dico con grande orgoglio, cercano di tutelare con grande attenzione da 25 anni, studiando e proponendo».
La banchina
Tornando alla lettera di richiesta di chiarimenti del Ministero in merito al prolungamento della Banchina Taliercio, si chiede all’Autorità portuale «di procedere ad un maggiore approfondimento circa la valutazione della piena coerenza del Progetto» con quanto riportato nei precedenti pareri relativi fra l’altro al Piano regolatore portuale (al quale manca ancora l’ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici) nonché con gli strumenti effettivamente vigenti e definitivamente approvati riguardanti l’area in questione. Il Ministero chiede anche copia completa del Parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 115/2021 riguardante la Proposta di Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano regolatore portuale». Non solo, ricordano i Paladini, il Ministero chiede «di verificare la compatibilità del progetto con altri strumenti di pianificazione e programmazione, fra i quali: Piano di Assetto Idrogeologico P.a.i.; Piano di Gestione del Rischio Alluvioni P.g.r.a.; Piano Regionale di Gestione Rifiuti; Piano di risanamento e tutela qualità dell’aria». Oltre ad altre prescrizioni, «Per quanto riguarda la Popolazione e salute umana», si chiede di «fornire i profili di salute generali delle popolazioni comunali interessate dall’opera, avuta attenzione che i profili di salute devono riguardare almeno gli esiti di mortalità e ricovero e l’incidenza per l’insieme dei tumori. Il profilo di salute generale, deve essere presentato tramite la metodologia della standardizzazione indiretta, avendo come riferimento la Regione, al fine di verificare i rischi per la salute umana quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli dovuti alla contaminazione dell'acqua o all'inquinamento atmosferico». L’Autorità portuale entro 20 giorni dovrà trasmettere le proprie controdeduzioni anche alle osservazioni e ai pareri, in particolare a quella pervenuta dalla Regione Toscana e da Arpat».
M.B.