Il Tirreno

Il lutto

Carrara, addio alla ristoratrice simbolo del centro

Tiziana Fidenti
Tiziana Fidenti

Insieme al marito Roberto aveva gestito la Petite Cuisine

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CARRARA. Il mondo della ristorazione e la comunità carrarese in lutto per la scomparsa della ristoratrice Tiziana Fidenti, 64 anni, storica titolare insieme al marito Roberto Tissi prima del Bar Roberto e poi della Petite Cuisine, ristorante di via Verdi rimasto aperto per 33 anni e chiuso proprio per malattia. Un vulcano di vitalità, carattere aperto, solare, molto amata dai clienti, da tempo purtroppo lottava contro una malattia che alla fine l’ha avuta vinta, nonostante lei abbia lottato come una leonessa. Oltre al marito Roberto Tissi - si erano sposati a San Francesco nel 79 - e alla figlia Roberta, lascia il genero Michele e il nipote Pietro.

Il ricordo

Di recente, parlando con Il Tirreno, era scesa in campo con la sua grinta in difesa del day hospital di oncologia e aveva raccontato la sua odissea. «Avevo 49 anni, il ristorante avviato, una figlia giovane. Il tumore mi ha colpito al seno. È stato un incubo» - aveva spiegato alla collega Alessandra Vivoli, a cuore aperto, aggiungendo: «Non potrò mai dimenticare la prima volta che, scesa dall’ascensore ho varcato la porta del day hospital oncologico al monoblocco. Mi hanno colpito i colori: mi sono venuti incontro i medici, le infermiere. Mi hanno sorriso: “Tiziana, la stavamo aspettando”. Ho ancora la pelle d’oca se ci penso. Mi sono sentita bene, dopo giorni difficili e durissimi. Mi sono sentita come a casa». Dopo dieci anni, di nuovo con la malattia. «Questa volta, lo devo ammettere - aveva aggiunto - è stata molto più dura. Io che la prima volta avevo continuato a lavorare, quasi ogni giorno, non trovavo le energie. È stato tutto molto più complicato. Anche questa volta lì, al quarto piano del monoblocco, fra le pareti colorate, i sorrisi dei medici e delle infermiere, ho trovato la forza. Ce l’avevo già dentro di me, ma lì sono stata serena».

Quest’ultima volta però, nonostante la grinta, la voglia di farcela, il male è stato più forte. Era ricoverata al Noa quando è deceduta. Ha vissuto per la famiglia e per il suo lavoro, con passione, con personalità, sempre vicina ai clienti. Sempre Alessandra Vivoli le ha scritto un pensiero speciale: «Poi Tizy quel tatuaggio nostro, quello con scritto "t'ha in menta" non ce lo siamo mai fatto. Eppure ci avevamo pensato davvero. Era proprio così che io e te vedevamo la vita, gli altri, i carrarini e non solo. Con un “t’ha in menta” (hai in mente è la traduzione ma non rende) che diceva tutto. E sdrammatizza ogni cosa. Con quattro parole e un apostrofo. Che strana amicizia la nostra. Così diverse ma così vicine, da subito, dai primi gnocchi con tanto pomodoro, che il tuo Roby mi faceva speciali. Da te ho imparato tanto Tiziana: ad amare la nostra bella e complicata città prima di tutto. A non lasciarsi andare, mai, perché un bel rossetto rosso Chanel e la piega fatta (dai tuoi Divi) hanno nascosto troppo spesso la tristezza, la stanchezza e il dolore. È proprio come mi dicevi sempre: chi si tiene è tenuto. "Oh Ale, ma fai davvero? Come si fa a uscire la sera con "i ociali" e senza darsi una truccata". Tu lo hai fatto sempre, anche quando con coraggio affrontavi una battaglia dopo l'altra. Quante serate, quante risate, e quanti sgroppini che come te nessuno mai».

E ancora: «Mi hai insegnato tante cose Tiziana. Anche che l'amore vero esiste: tu e Roberto ne siete stati l'esempio. È difficile dirti addio. Lo faccio con tutto il dolore del mondo. E ti immagino in un posto bellissimo a far sorridere gli angeli e rimpinzarli di cantucci e sgroppino. La tua amica Ale». I funerali si terranno domattina sabato nella chiesa di San Francesco. Da stamani – 3 gennaio – la salma sarà alla Sala del Commiato delle Onoranze funebri Carraresi in via del Cavatore.

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