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Nuovo reparto al Noa: è la medicina nucleare

di Ivan Zambelli
L’ingresso dell’Ospedale delle Apuane
L’ingresso dell’Ospedale delle Apuane

Sorgerà nell’area dove sostano le ambulanze per la dialisi. Il Comune dà nulla osta a costruire, affidata la progettazione

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Entro il perimetro dell’Ospedale delle Apuane sorgerà un nuovo “reparto” di medicina nucleare: parliamo di quella branca della medicina che cura il paziente con sostanze dette radiofarmaci e che trova impiego in oncologia ma anche, per esempio, nelle malattie ischemiche e neurologiche. E la notizia si scopre dall’Albo pretorio del comune di Massa.

I tempi

L’Asl nord ovest ha ottenuto infatti il nulla osta per la costruzione del nuovo reparto dal comune di Massa. Il progetto dovrà essere iniziato entro un anno e completato in tre, è destinato a potenziare i servizi sanitari del territorio, e non solo apuano. Attualmente la medicina nucleare è ospitata nella sede di Casa Ascoli a Massa, ma è da anni che si sta lavorando affinché una nuova struttura possa essere implementata.

Il progetto

Per questo l’azienda sanitaria ha individuato un terreno di oltre 77mila metri quadrati nei pressi dell’ospedale di viale Mattei. E a luglio ha affidato la progettazione del nuovo reparto alla società Prisma Engineering srl di Padova, specializzata in questo genere di edifici. Da un paio di giorni è stato infine rilasciato dal comune di Massa il permesso a costruire, che sarà davvero operativo una volta acquisiti i pareri favorevoli del servizio ambiente del Comune, dell’Asl stessa, del comando dei vigili del fuoco.

Per chi

La medicina nucleare è quella branca della medicina che utilizza radiofarmaci a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca, al fine di individuare malattie anche in fase precoce. L’aggiunta di questo reparto mira a migliorare l’efficienza del sistema sanitario locale, rispondendo alle crescenti necessità della popolazione. Giuliano Biselli, direttore dell’Ospedale delle Apuane fornisce al Tirreno alcuni dettagli: «Con questo intervento si prevede di trasferire la medicina nucleare, che al momento è localizzata alla Casa Ascoli di Massa, all’interno del perimetro del Noa – descrive il direttore Biselli – La sede individuata per il nuovo reparto è attualmente un giardino, dietro l’ospedale. Per intendersi, laddove c’è il parcheggio delle ambulanze dedicate alla dialisi». La medicina nucleare «è una attività che manipolando radioisotopi – spiega ancora il direttore – deve essere condotta in sicurezza, anche per i percorsi delle persone che vi accedono: zone fredde, calde, scarichi e servizi dedicati».

I benefici

«Sarà quindi un nuovo reparto – continua Biselli – fatto secondo tutti i recenti standard di sicurezza e qualità, che si integra nell’offerta sanitaria del Noa. Il nostro primario è molto contento, e anche noi lo siamo; avere tutto all’interno dell’ospedale è sempre preferibile, anche se la maggior parte dei pazienti che accedono alla medicina nucleare sono esterni, ovvero provengono dal loro domicilio per diagnostica di ogni tipo, follow up oncologici». Parliamo dunque di pazienti che arrivano dal territorio apuano ma anche da fuori provincia; la medicina nucleare di Massa non è soltanto a servizio della nostra provincia, ma anche della vicina Versilia, intesa quindi come servizio di area vasta che ha analoghe sedi, oltre a Massa, anche a Livorno o Lucca, per restare dentro il perimetro dell’Asl Toscana nord-ovest.

Le risorse

«L’importante – conclude Biselli – è che questo finanziamento (di cui al momento non è stata resa nota l’entità da parte dell’Asl nord ovest, ndr) sia stato finalizzato a mettere all’interno del nostro perimetro ospedaliero un percorso importantissimo come la medicina nucleare, che serve non solo la nostra provincia ma tutta un’area vasta». Il permesso a costruire autorizzato dal settore edilizia del comune di Massa stabilisce dunque che i lavori devono iniziare entro un anno dalla data di rilascio dell’autorizzazione e devono concludersi entro tre anni dall’inizio effettivo, salvo eventuali proroghe motivate. l


 

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