Porto di Carrara, inizia il toto-presidente: Montaresi sulla rampa di lancio
La commissaria in tv: «Dall’incarico di Salvini sto lavorando in continuità»
CARRARA. La “grande partita” per il futuro della Capitale dei marmi ma (più in generale) per la provincia apuana – che chiede lavoro, benessere diffuso e tutela dell’ambiente – oggi si gioca non al monte, nelle cave di marmo, ma al mare. Al porto. Due sono i match: primo, il nulla osta definitivo da Roma al Piano regolatore portuale, cioè quell’elaborato complesso che disegna l’assetto, delimita l’ambito dello scalo marinello, e che ha in seno la mappa dello sviluppo futuro dello scalo apuano, motore dell’economia locale; secondo, la nomina di un presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure orientale – l’ente che “governa” sia il porto di Marina di Carrara che quello della Spezia – dopo le dimissioni settembrine (e improvvise) di Mario Sommariva, oggi alla guida del Gruppo Spinelli. Per il primo match si incassa un ritardo. Per il secondo, prende quota un nome: è quello di Federica Montaresi, già segretaria generale dell’Authority e da due mesi, per nomina del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, commissaria dei due scali.
Si slitta a anno nuovo
Sommariva aveva sempre temporalizzato tra ottobre e novembre l’arrivo del nulla osta al Piano regolatore portuale da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che è l’unico via libera che manca all’approvazione del Piano stesso. Adesso si scopre che «arriverà a fine anno o al più tardi entro gennaio», dichiara Montaresi nel salotto de La Pisaniana, la trasmissione tv che va in onda la domenica sera su 50canale.
A che punto siamo
Al momento l’Authority sta producendo «gli ultimi studi che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ci ha richiesto – spiega Montaresi ai microfoni di 50canale – e che sono integrazioni che riguardano: lo studio di impatto trasportistico; l’analisi costi-benefici; il piano di ripascimento (e questo interessa soprattutto il comune di Massa, ndr) . Tale documentazione verrà spedita nelle prossime settimane». Il Consiglio superiore dei lavori pubblici dovrà dunque esprimersi: e il timore è che eventuali, ulteriori prescrizioni possano allungare i tempi della messa in opera – effettiva – del Piano, al di là dell’approvazione formale. Il cammino, insomma, non è privo di ostacoli.
La nomina
E veniamo al secondo match, quello più propriamente politico. Il mandato commissariale di Monataresi scade il 31 dicembre. Dopodiché dovrà essere nominato un presidente. C’è chi dice che sarà lei: lo stesso Sommariva – congedandosi – aveva lanciato la candidatura della già segeretaria generale. Se arrivasse la proposta, lei – a quanto pare – non si tirerebbe indietro; alla domanda – esplicita, della giornalista Carlotta Romualdi – risponde: «Sarebbe un grande onore – dice Montaresi – Dalla nomina del ministro Salvini, sto lavorando da segretaria generale e da commissaria con le stesse modalità, lo stesso spirito, lo stesso approccio, contando sul lavoro di squadra».
La richiesta di Persiani
E c’è un altro aspetto che amplia il raggio di azione della partita-porto che è tutt’altro che confinata a Carrara: c’è la richiesta – che fa drizzare le antenne a tutto il cosmo degli imprenditori balneari – avanzata dal sindaco di Massa Francesco Persiani all’Autorità: ovvero, 47 milioni di euro a titolo di risarcimento per gli effetti dell’erosione costiera. «Parlare solo di 47 milioni – risponde Montaresi – è riduttivo, al di là dell’entità della somma. Il fenomeno dell’erosione è complesso e riguarda diversi aspetti. Noi non ci siamo mai sottratti all’impegno; nel Piano triennale delle opere, dei servizi, e delle forniture, approvato di recente, abbiamo inserito un impegno di otto milioni e mezzo per i dragaggi nel porto di Marina, più altri due milioni il primo anno a cui si aggiunge un milione nel 2026 e un milione nel 2027. Non ridurrei dunque il tutto a una richiesta di tipo economico: è necessario sensibilizzare sul tema tutti i soggetti coinvolti. Noi ci siamo.
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