Toscana-Sardegna, il collegamento all’insegna del rispetto dell’ambiente: come funziona il progetto e i dati delle emissioni
Un accordo tra il gruppo Baraclit, il Polo Logistica delle Ferrovie dello Stato e il Gruppo Grendi consentirà di trasportare prodotti di calcestruzzo su treno e poi direttamente sul traghetto che collega Marina di Carrara con Cagliari
CARRARA. Un accordo all’insegna del rispetto della natura e di un sistema di collegamento che può avere importanti ripercussioni non solo sotto il profilo ambientale, ma anche sotto quello strettamente economico. Non può definirsi altrimenti la sinergia ferro-gomma-mare che nasce nella provincia di Arezzo e mira al trasporto integrato e sostenibile di prodotti in calcestruzzo di grandi dimensioni. Una sinergia nata grazie alla collaborazione tra il gruppo Baraclit, leader nel settore dei prefabbricati, il Polo Logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato e il Gruppo Grendi, specializzato nel trasporto di merci da e verso la Sardegna.
Come funziona
Per la prima volta in Italia prodotti in calcestruzzo viaggeranno prima su treno, poi, attraverso un trasporto marittimo nazionale, fino alla Sardegna per ultimare il loro percorso su camion che dovranno percorrere un tratto stradale marginale. Il mix delle diverse modalità di trasporto mira a ottimizzare la resa e a ridurre al massimo possibile l'impatto ambientale. I prodotti in calcestruzzo, prodotti da Baraclit nel suo stabilimento di Bibbiena, in provincia di Arezzo, vengono infatti caricati sul treno direttamente in fabbrica e, grazie a Mercitalia Rail, raggiungono in poche ore il porto di Marina di Carrara.
L’impatto ambientale
Si tratta di un meccanismo che, in base alle stime dei tecnici, consente di togliere dalle strade della Toscana 600 camion e, secondo i calcoli del Polo Logistica, evitare l’emissione di circa 210 tonnellate di Co2 rispetto al trasporto con mezzo pesante su strada. Il carico, che viene posizionato su apposite cassette, è poi imbarcato da Grendi sulla propria nave diretta a Cagliari dove il materiale, una volta sbarcato, viene stoccato e, infine, trasferito su camion per gli ultimi chilometri, raggiungendo la destinazione finale di Elmas dove viene utilizzato per la costruzione di un centro commerciale.
Il progetto
«Con il progetto – si legge in una nota – l’efficienza operativa ed economica sposa le sostenibilità in termini di diminuzione dell'impatto ambientale dimostrando che sia possibile perseguire questi obbiettivi in modo sinergico. Un esempio virtuoso di mobilità mista, unico nel suo genere, per sviluppare una rete intermodale a basse emissioni, in linea con gli obiettivi sostenibili delle tre aziende».