Il Tirreno

Il racconto

Imprenditore di Carrara preso a pugni in ufficio per un debito: «Quell'uomo voleva uccidermi»

A sinistra l'imprenditore aggredito
A sinistra l'imprenditore aggredito

Stefano Agnesini è finito al pronto soccorso: «Una brutalità inaudita»

02 aprile 2024
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MASSA-CARRARA. È stato sopraffatto dall’ondata improvvisa di violenza che gli è piovuta addosso mentre si trovava nel suo ufficio di Spezia, Stefano Agnesini, carrarese, presidente nazionale di Confederazione imprese unite per l’Italia, che ha una sede anche a Massa. «Devo ringraziare in primis mio fratello Nicholas e il mio collaboratore Gianmarco, che sono riusciti – a fatica – a togliermi di dosso l'aggressore evitando cosi il peggio». La diatriba nasce da alcuni debiti che l’aggressore, un uomo di origini marocchine, avrebbe dovuto saldare e che Agnesini gli avrebbe fatto presente. Da lì, secondo il racconto dell’imprenditore, è partita un’escalation di rabbia e violenza, con l’uomo che avrebbe prima cominciato ad andare in escandescenze con tutti i presenti per poi prendersela con Agnesini, che stava cercando di calmarlo.

Il racconto
«Sono stati attimi di terrore - ha dichiarato Agnesini - ho avuto paura più che per la mia incolumità per quella dei miei collaboratori che, all'interno della nostra sede provinciale di La Spezia, erano ancora a svolgere il proprio lavoro. Abbiamo dovuto chiudere la sede il pomeriggio perché eravamo tutti molto scossi. All'interno dell'ufficio c'erano anche minori e temevo che si sarebbero spaventati per le urla del nostro, ad oggi, ex associato. Come consiglio nazionale, infatti, abbiamo immediatamente aperto un provvedimento di espulsione e dato mandato ai legali di procedere in tutte le sedi opportune». Agnesini racconta di essere stato preso a pugni ripetutamente e poi spinto a terra nel tentativo di fargli sbattere la testa contro degli scaffali. L’uomo avrebbe anche preso una sedia per scaraventargliela contro, ma a quel punto il fratello e un altro dipendente sono riusciti a fermare la furia dell’aggressore seppure con una certa difficoltà.

«Voleva uccidermi»
«È stato un vero e proprio tentato omicidio, ma, per fortuna, non è finita in maniera tragica, anche grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine che ringrazio nuovamente assieme a tutto il personale del pronto soccorso dell’ospedale S.Andrea di La Spezia. Da subito, infatti, i sanitari, hanno capito la gravità della situazione, nonostante mi fosse stata scippata anche l'ambulanza, e si sono attivati per potermi visitare e dimettermi in tarda serata con una prognosi importante». A quanto pare infatti l’aggressore, all’arrivo dell’ambulanza, si sarebbe fatto visitare e portare in ospedale, dicendo di essere stato vittima di violenza. «Spero solo che la magistratura abbia pene severe per questi reati. Voglio anche ringraziare le moltissime persone che mi hanno scritto e chiamato», conclude l’imprenditore.
 

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