Il Tirreno

La polemica

Massa, al Noa bufera sui prezzi del bar: «È caro e di domenica resta chiuso»

A sinistra il listino prezzi del bar del Noa, a destra i locali dell’attività
A sinistra il listino prezzi del bar del Noa, a destra i locali dell’attività

Il deputato Alessandro Amorese: «Convenzione da rivedere». E dal 1° aprile cambiano anche gli orari

27 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





MASSA. Non piace al deputato Alessandro Amorese (Fratelli d’Italia) il listino prezzi del bar interno all’ospedale Noa. Quel che non va, a detta del rappresentante politico, è lo spropositato costo di bevande e cibo rispetto ad altre attività. E annuncia anche un’interrogazione in regione Toscana, a nome del suo gruppo, per chiedere spiegazioni in merito a questa anomalia.

C’è da dire che non tutto il listino, come si può vedere nella foto qui accanto, presenta scostamenti così drastici rispetto ad altre attività dello stesso tipo ma fuori dal contesto sanitario. Ma certi prezzi, segnalati da Amorese, fanno discutere.

Scrive appunto Amorese: «Una spremuta quasi 4 euro, un latte macchiato 2,20 euro, per non parlare di croissant, bomboloni o biscotti, il tutto sopra la 'media'. Non stiamo parlando di un Caffè o di un bar in una località esclusiva e notoriamente costosa, ma del bar interno al Nuovo Ospedale delle Apuane. Li consideriamo prezzi poco dignitosi e molto esosi, soprattutto perché chi si trova a frequentare il Noa non lo fa per sfizio ma esclusivamente per necessità. Eppure sul web la società lombarda che ha in gestione il bar si vanta del rapporto qualità-prezzo dei propri punti ristoro».

L’invito quindi è ad aggiornare la convenzione, considerata fin troppo esosa nei confronti degli avventori. Che poi sono pazienti, operatori della sanità e parenti delle persone ricoverate. «Crediamo che la convenzione che regola i vari servizi interni all'ospedale sia da rivedere anche perché generica in alcuni aspetti».

Amorese contesta anche altro: «Il disagio non si limita solamente ai costi esagerati ma anche alle aperture: é inammissibile che il bar chiuda ogni giorno alle 18, il sabato alle 15 e addirittura la domenica rimane allegramente chiuso. Eppure pazienti, malati, familiari e visitatori, per non parlare del personale, sono al Noa anche nei giorni festivi. In sostanza siamo “spremuti” durante la settimana per poi non avere il servizio nel fine settimana. Qualcuno potrebbe rispondere elencando i distributori automatici presenti: premettendo come non si tratti affatto della stessa cosa (al bar si puo anche pranzare), rispondiamo chiedendo: perché all'ospedale “gemello” di Lucca il bar, che a noi risulta gestito dalla medesima società, è aperto buona parte della domenica?». Conclude il deputato: «Tutto ciò è gravissimo e si aggiunge al parcheggio ancora a pagamento dopo ormai otto anni dall'apertura del Noa, con altre realtà a noi vicine, tra gli ospedali 'gemelli', che hanno rimesso in discussione quest'altra tassa sulla salute. Invitiamo i gestori del bar ad abbassare i prezzi che, semmai, in un ospedale pubblico dovrebbero essere più economici e non più costosi ed a rivedere gli orari di apertura».

La risposta di Asl

Gli importi del bar dell’ospedale del Noa, così come quelli di Lucca, sono regolati dal capitolato. Lo stesso vale per i parcheggi. Infatti nei due siti sono applicate le stesse tariffe. Mentre per quanto riguarda l’apertura la domenica mattina, il Noa si adeguerà agli orari di Lucca a partire dal prossimo primo aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Povertà energetica

Caro bollette, in Toscana 200mila persone non riescono a pagare a pagare gas e luce: «Col mercato libero va anche peggio»

di Martina Trivigno