Il Tirreno

Il caso

Maltempo all’Elba, cos’è successo a Rio Marina? La storia del fosso usato come pericoloso parcheggio abusivo – Video

di Tommaso Silvi

	La "Valle" a Rio Marina nella mattina di sabato 27 aprile
La "Valle" a Rio Marina nella mattina di sabato 27 aprile

Il sindaco Corsini spiega: «Lì non si può posteggiare l’auto. Multe? Le facciamo, ma serve anche tolleranza»

27 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





RIO MARINA (ISOLA D’ELBA). Parcheggereste mai la vostra auto nel letto di un fosso che può riempirsi d’acqua in caso di pioggia? Probabilmente no. All’Isola d’Elba, invece, accade. Naturalmente è vietato – oltre che pericoloso – ma anche il sindaco ammette  che «la gente ci parcheggia, e la polizia municipale non può presidiare costantemente quella zona, il territorio è vasto. Di solito – spiega Marco Corsini, primo cittadino del Comune di Rio, che comprende Rio Marina, Rio Elba e Cavo –, quando sono previsti forti temporali la gente toglie l’auto onde evitare rischi». Ma nella mattina di sabato 27 aprile qualcosa è andato storto. E la “Valle” – come viene chiamato il canale che dalla parte alte del comune porta verso la spiaggia, a Rio Marina – si è riempita d’acqua in seguito a un violento temporale. Con le auto che sono finite quasi sommerse. Da qui video e foto che hanno fatto il giro dei social. Ma perché sull’isola si parcheggia nella “pancia” di un corso d’acqua? Andiamo con ordine. 

Forza dell’abitudine

Sull’intera isola d’Elba abitano poco più di 30mila abitanti. Questo nel periodo invernale, perché a cominciare dalla primavera – con il bel tempo – l’isola inizia a popolarsi di turisti, fino a decuplicare il numero di cittadini, tra residenti e villeggianti. Come è facile intuire, con l’inizio della bella stagione emerge un grosso problema per l’Elba, ovvero quello dei parcheggi. Criticità particolarmente acuta nella zona di Rio Elba e Rio Marina, come spiega il sindaco Corsini. «In inverno le nostre infrastrutture sono sufficienti per rispondere alle esigenze dei residenti, anche in termini di posti auto. Di recente la mia amministrazione ha realizzato un parcheggio con 200 stalli, ma un po’ distante del paese. E molte persone, invece, vogliono parcheggiare l’auto sotto casa». Ed ecco che la “Valle” diventa un parcheggio improvvisato. E abusivo. 

Il fosso asciutto

La Valle Riale è un lungo fosso che fa defluire l’acqua dalla parte alta del comune di Rio verso la spiaggia. «In caso di piogge normali, non particolarmente intense – racconta ancora il sindaco Corsini – il fosso trasporta pochissima acqua e non c’è alcun disagio». Per questo, dalla notte dei tempi ormai, la gente utilizza il letto del fosso per posteggiare l’auto. Col rischio di prendersi una multa. «Periodicamente vengono fatte sanzioni a chi parcheggia nel fosso – dice ancora il sindaco –, ma in piccole realtà come questa bisogna utilizzare la tolleranza». 

Il temporale e le auto sott’acqua

Chi abita a Rio Marina lo sa bene. Quando il cielo minaccia pioggia e le previsioni annunciano temporali, meglio spostare l’auto, se si è scelto di parcheggiarla nella “Valle”. Ma allora perché nella mattina di sabato 27 aprile un fiume di acqua e fango ha quasi sommerso decine di auto posteggiate proprio nel letto del fosso? «C’è da dire – continua il sindaco Corsini –che si è trattato di un quantitativo di pioggia piuttosto eccezionale (circa 100 millimetri tra Piombino e l’arcipelago toscano, ndr) e quindi le persone non si aspettavano che il fosso si riempisse in quel modo. D’altronde – conclude Corsini – da quando sono sindaco, ovvero dal 2018, ho visto allagarsi la “Valle” solamente un paio di volte». 

Smottamenti e disagi

Il maltempo di sabato 27 aprile ha portato disagi sparsi all’Isola d’Elba, soprattutto nel comune di Rio. «Ci sono stati smottamenti sulla strada provinciale – dice infine il sindaco – ma grazie alla Protezione civile e alle forze dell’ordine, la situazione a fine mattinata è tornata alla normalità». 

Primo piano
La tragedia in campo

Morte di Mattia Giani, ora cambiano le regole: «Senza ambulanza o medico partita persa»

di Francesca Bandinelli