Massa, la sabbia per il ripascimento dai porti di Carrara e Viareggio: le novità per il piano degli arenili
Il sindaco Persiani: «Per l’ampliamento dello scalo è in corso la costituzione del comitato tecnico operativo»
MASSA. L’ampliamento del porto e quindi le ricadute sulle spiagge di Massa, gli interventi previsti a difesa della costa, il ritorno del Piano dell’arenile con diverse novità. Tanti temi, messi ieri mattina sul tavolo della commissione urbanistica dal sindaco Francesco Persiani e dall’assessore Alice Rossetti. All’ordine del giorno c’era la questione dell’ampliamento del porto di Carrara, ma la seduta è stata occasione per anticipare alcune delle pratiche che si svilupperanno nei prossimi mesi.
Innanzitutto la questione del piano regolatore del porto di Marina di Carrara, che interessa Massa in particolare per gli effetti dell’erosione derivanti dal suo ampliamento, così come il protocollo d’intesa per i ripascimenti della costa massese. Partendo da quest’ultimo, il sindaco ha spiegato che «è in corso la costituzione del comitato tecnico operativo per lo studio di questi ripascimenti». L’idea è di recuperare sabbia da almeno il porto di Carrara e quello di Viareggio. Tuttavia, sul primo sito Arpat ha sollevato problemi riguardanti questi sedimenti, che ora andranno chiariti, ha commentato Persiani. Anche perché poi questo si lega alle previsioni contenute nel masterplan della costa massese, che potrebbero in parte mutare. Si tratta di un intervento a tutela del litorale dalla foce del Frigido a quella del Lavello, prevedendo per ciascuna delle quattro zone sia opere di rafforzamento delle scogliere, quanto la loro rimozione. Il tutto costellato da ripascimenti. Ma pur trattandosi di un’opera progettata dal Comune, sarà la Regione a finanziarla; e quindi anche nell’ottica dell'assoggettabilità a Via (valutazione di impatto ambientale) bisogna tenere conto delle loro osservazioni. Che Persiani fa sapere essere «sovrabbondanti».
«Abbiamo chiesto tempo per rispondere, e dobbiamo rivederci con le società che hanno realizzato il masterplan perché le osservazioni mettono in discussione molti aspetti», dice. Anche la progettualità del porto implica una ricognizione dell’impatto dell’erosione, e quindi l’approfondimento sulle zone da cui recuperare i sedimenti. Le possibilità, ha fatto sapere, Persiani sono quattro: il porto di Viareggio, di Marina di Carrara, le aree in mare più o meno distanti dalla costa. «Il nostro ragionamento è di liberare il porto di Viareggio che vive un insabbiamento che ne ostacola anche l'attività ittica, ma ci sembrava che il protocollo della Regione e l’Autorità portuale indicasse questa necessità anche per Carrara. Anche questo dovrà essere approfondito, perché il masterplan prevede aspetti conoscitivi. Si parla poi di tutela delle acque, del santuario Pelagos, della tartaruga Caretta Caretta. Va bene, sono temi, ma dobbiamo lavorare per arrivare in fondo». Anche perché poi nel mentre può ulteriormente mutare il contesto del litorale di Massa. Ad esempio, è notizia di questi giorni lo sblocco delle risorse nel Fondo di sviluppo e coesione per il Frigido. «Il Genio civile ci ha confermato che entro fine anno ripartiranno i lavori sul Ricortola anche con la predisposizione della copertura degli argini, mentre partiranno sempre entro fine anno i lavori che dal ponte Mascagni proseguiranno in direzione autostrada. Entrambi sono finanziati, e su questo la Regione sta intervendo». Notizia «meno piacevole» data dal sindaco riguarda invece l'intervento urgente alla foce del Frigido. «È stato finanziato, ma i fondi saranno a disposizione a metà 2025; mi domando come si possa allora parlare di urgenza», ha commentato Persiani. Tra le novità anticipate in commissione c'è anche la riattivazione del procedimento del Paav, ovvero il Piano degli arenili e del viale a mare. «Da qui vogliamo ripartire, anche nell’ottica della vicenda legata alle concessioni balneari. Perché qualora, speriamo di no, si arrivasse alle gare ad evidenza pubblica è necessario avere strumenti». Rispetto alla precedente versione respinta dal Consiglio comunale, ha poi spiegato l’assessore Alice Rossetti, ci sono alcune novità negli indirizzi. Intanto tenere conto della riqualificazione del lungomare, la previsione della ciclovia Tirrenica oltre che al piano regolatore del porto di Carrara. Ciò che invece era contenuto nel Paav -e che fu motivo di critiche- erano le previsioni per gli stabilimenti balneari. Ad esempio liberare coni visuali, disposizioni per gli interventi di ristrutturazione o manutenzione. Tuttavia, anticipava Rossetti, «queste previsioni vanno rivalutate a seguito delle forti mareggiate, che richiedono altre soluzioni. Ci sono stati danni ingenti, e allora è corretto che il piano ne tenga conto». Altro argomento criticato era la pista ciclabile che passava sul lato mare della ex torre Fiat. E anche su questo, i nuovi indirizzi della giunta mirano ad individuare un tracciato alternativo, per il tratto compreso tra la ex colonia Ugo Pisa e il confine con Carrara. Insomma, sul fronte urbanistico e in particolare quello della costa il 2024 sarà un anno ricco di sviluppi e pianificazioni.