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Massa, denunciato per aver cancellato la svastica: ora c'è il murales del partigiano Salvetti

di Ivan Zambelli
Massa, denunciato per aver cancellato la svastica: ora c'è il murales del partigiano Salvetti<br type="_moz" />

Piazza del mercato piena dopo la denuncia a carico di Dario Buffa. L'accusa: «Chi scrive ti amo prende la stessa multa di chi fa simboli nazisti»

27 dicembre 2023
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MASSA.  Dove c'erano le svastiche ora c'è il volto del partigiano Aldo Salvetti. Un modo per solidarizzare con Dario Buffa, il 30enne che la scorsa settimana ha deciso di coprire alcune svastiche al parcheggio dell’ex mercato coperto di Massa e per questo è stato denunciato, ma anche un modo per ribadire un paio di concetti: disegnare una svastica non è la stessa cosa di toglierla, e soprattutto che Massa è una città antifascista.

Per ricapitolare la vicenda, agli inizi di dicembre dentro al parcheggio interrato qualcuno con il favore della notte aveva realizzato diversi simboli e frasi riferite al nazifascismo: svastiche, croci celtiche, a firma -anche- di una fantomatica “Massa fascist crew” (squadra fascista massese, nda). E allora Dario Buffa, vedendo che quelle svastiche erano lì da giorni, il 20 dicembre ha deciso di prendere l’iniziativa. In pieno giorno e a volto scoperto, coprendo con una bomboletta spray quei segni. Ma essendoci le telecamere, Buffa è stato quasi subito identificato. È scattata per lui una denuncia, per “imbrattamento di spazio pubblico”: ora rischia una multa da 300 euro e fino a sei mesi di reclusione. Da lì a poco il Comune di Massa ha coperto quei simboli, e anche il sindaco Francesco Persiani ha condannato -come già fece a inizio dicembre- quei gesti che richiamano ai periodi più bui della storia.

Ma la vicenda per Dario Buffa e tanti altri non era finita. Per questo i ragazzi e le ragazze della Casa Rossa occupata, di cui fa parte Dario con il fratello Elia, hanno annunciato che ieri pomeriggio sarebbero andati al parcheggio dell’ex mercato per realizzare un murales dedicato alla Resistenza, invitando la cittadinanza a partecipare. E all’appello hanno risposto un centinaio di persone, tra cui l’Anpi di Massa. Anche loro in pieno giorno, e attraverso un gesto di disobbedienza civile hanno realizzato un murales dedicato ad Aldo Salvetti, il partigiano 21enne che nonostante le torture e persino la crocifissione ad un portone da parte dei nazisti non rivelò mai il nome dei suoi compagni. Il murales è su Aldo Salvetti, realizzato da Elia Buffa nella piazza sovrastante il parcheggio ma a questo hanno contribuito simbolicamente diverse persone, colorando con la bomboletta spray lo sfondo del murales, quasi a voler dire "siamo tutti colpevoli". A vedere i partecipanti, Dario Buffa ha detto che «questo conferma che il mio atto è stato giusto, e mi fa sentire meno solo». Tuttavia, resta il problema: «La situazione a Massa è inaccettabile, da diversi mesi se non anni. La città è piena di scritte omofobe, fasciste e naziste». E la cosa paradossale, fa sapere Dario, è che «sono stato denunciato al pari di chi quella notte le ha realizzate. Questura e Amministrazione comunale ci hanno messo sullo stesso piano, ritenendoci entrambi criminali di pari grado». Praticamente, dice con un’iperbole, «se scrivi “ti amo” su un muro rischi la stessa sanzione di chi fa una svastica. E anche questo è inaccettabile. Per questo oggi -ieri per chi legge- rivendichiamo la Memoria della nostra città, antifascista e partigiana».

Infine, «chiedo che l’Amministrazione comunale si attivi per ritirare la denuncia», anche se, ammette, «non mi aspetto una cosa simile da una giunta dove ci sono ex esponenti di Forza Nuova». Tant’è che Elia Buffa, fratello di Dario, non ha usato mezze parole: «Oggi siamo in una giornata di confine. O si sta con Dario, o con i nazisti. Massa è piena di svastiche e croci celtiche realizzate con il favore delle tenebre. Oggi rimarchiamo la differenza tra noi e loro. Noi siamo quelli di Aldo Salvetti, di Carla Rolla, del comandante Vico e non ci vergogniamo di essere antifascisti. Se poi accadrà ancora -cioè se verranno realizzate altre svastiche o simili- le copriremo ancora. Ci daranno una multa? Non ce ne frega, continueremo», ha concluso Elia Buffa per poi lasciare la parola alla folla che in coro ha gridato “siamo tutti antifascisti”. l

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