Il Tirreno

MARINA DI MASSA.  La chiamata ai carabinieri è arrivata intorno alle 18. Un uomo, un bagnante, parla di un uomo scomparso. Dice che forse si è tuffato dal pontile e che non è riemerso. Le sue cose - il telefono, i vestiti e i documenti - sarebbero stati ritrovati sul pontile dove li avrebbe lasciati, accanto a una ringhiera.

Sul posto arrivano subito gli uomini dell’Arma, la capitaneria di porto e i vigili del fuoco. Poco dopo arriveranno anche i sommozzatori da Livorno. Iniziano subito le ricerche nello specchio d’acqua intorno al pontile. Ma la ricostruzione di quanto accaduto non è chiara. Pare infatti che siano stati trovati solo i documenti dell’uomo, le cui generalità non sono ancora note. Non quindi i vestiti o il cellulare. I carabinieri, al momento in cui scriviamo, stanno provando anche a contattarlo tramite il domicilio. Non c’è però alcuna denuncia di scomparsa.

La paura dei bagnanti, d’altronde, è tanta. Non è passato nemmeno un anno, era settembre, da quando due turisti tedeschi si tuffarono dal pontile di Marina. Uno riemerse, l’altro no. Erano due 20enni e secondo la ricostruzione si erano tuffati in acqua verso le 5.45. Venne inviato subito il nucleo sommozzatori del comando di Firenze, ma i sub a causa del mare mosso non sono riusciti ad operare subito anche a causa della presenza di ostacoli come la scogliera e i piloni del pontile stesso. In sorvolo c’era un elicottero della Marina Militare. In acqua c’erano invece imbarcazioni della capitaneria di porto. Una scena molto simile a quella messa in campo ieri per le ricerche di questo uomo.