Il Tirreno

L’addio

Lutto nella cultura a Carrara: è morto l’editore Roberto Meiattini

Lutto nella cultura a Carrara: è morto l’editore Roberto Meiattini

Aveva 73 anni, era anche regista teatrale. Oggi la cerimonia funebre

31 maggio 2023
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CARRARA. Lutto nel mondo della cultura per la scomparsa dell’editore Roberto Meiattini. Aveva 73 anni. Da qualche tempo era malato, poi con l’aggravarsi delle condizioni era stato trasferito all’hospice della Don Gnocchi dove ieri è deceduto. Lascia la compagna Rita e i figli Viola e Jacopo. La cerimonia funebre si terrà oggi pomeriggio alle 17,30 con l’arrivo della salma direttamente al cimitero di Turigliano.

Originario di Siena, era arrivato a Carrara negli Anni 70, proveniente da Roma - dove aveva anche partecipato a programmi televisivi - per lavorare a Ttn di Sergio Chericoni.

Era anche regista teatrale, e così ideò il “Teatro del Carrione”, con l’intenzione di portare una ventata di novità; il Teatro del Carrione proponeva insieme anche una parte adibita a ristorante, dove venivano serviti piatti in tema, tipo il risotto alla Cocteau o il pollo alla Ionesco.

Aveva saputo integrarsi al meglio nel tessuto culturale e non solo della nostra città, e per un periodo era stato anche commerciante, aprendo un negozio di usato, innovativo anch’esso in piazza Alberica.

Fondò poi la sua casa editrice, attraverso la quale ha pubblicato negli anni molti libri, in particolare dedicati a personaggi locali, come Cherubino Binelli, Ugo Zambelli, ma anche Marco Cacciatori, Enrico Bertola, Renato Ricci e molti altri. Un protagonista della vita culturale, ma sempre in modo un po’ disincantato, senza darsi arie, con leggerezza, pur essendo i suoi progetti di spessore, e finalizzati anche alla riscoperta di personaggi dimenticati.

A ricordarlo anche l’imprenditore del marmo Alessandro Corsi, che di lui racconta: «Quando arrivò a Carrara fui tra i primi a conoscerlo, frequentai per un periodo il Teatro del Carrione che però finì presto. Sicuramente è stata una persona piacevole, uno spirito libero».

Pur non essendo di Carrara, era molto legato alla città e soffriva il declino che aveva subìto: arrivato quando Carrara era in fase espansiva, ne aveva visto e subìto la decadenza da cui fatica a rialzarsi. Da anni si era trasferito a Colonnata, ma spesso scendeva in centro finché la salute lo ha sorretto, alla ricerca di una città ormai ben diversa da quella che l’aveva accolto.

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