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Turismo e natura

Ferragosto, non solo mare: boom di presenze e di prenotazioni al rifugio Cai di Campocecina

David De Filippi
Ferragosto, non solo mare: boom di presenze e di prenotazioni al rifugio Cai di Campocecina

Trentacinque posti letto, colazione e merenda con vista mozzafiato

07 agosto 2022
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CARRARA. A Carrara c’è un oasi di pace per chi preferisce un po’di relax alla festosa e un più caotica dimensione della spiaggia.

È il rifugio Cai Carrara di Campocecina, che dopo i problemi legati alle restrizioni, da quest’anno ha issato le vele (anche se siamo in montagna) con una nuova gestione: quella di Giovanni Tomagnini e della sua famiglia. «Sono un “rifugista” tutto l’anno – ha spiegato il signor Giovanni – il che vuol dire che vivo la montagna con tutti i suoi aspetti. Il bello della nostra zona è che si può godere del mare e della montagna, con la differenza che un rifugio montano offre un senso di relax ineguagliabile». Tra conifere centenarie, profumo di muschio e una strada che presto potrebbe beneficiare di interventi di miglioramento, il rifugio rappresenta un’alternativa sia per i turisti, sia per quei Carrarini che avessero voglia di discostarsi dalla calca del mare, anche solo per un giorno, vuoi per una camminata salutare nei sentieri, vuoi per qualche pantagruelica mangiata.

«Il nostro è un rifugio Cai, con un regolamento nazionale – ha raccontato il gestore – Siamo ovviamente anche un punto di ristoro, con colazioni, merende, aperitivo. E anche un luogo dove dormire in serenità».

La struttura può contare infatti di trentacinque posti letto e soprattutto di un menu di qualità, fatto da una cucina tipica locale, con piatti fatti in casa e prodotti selezionati a chilometro zero. «Qui sulla montagna – ha specificato Giovanni – non può mancare il lardo di Colonnata. Quando posso, reperisco anche il pane di Vinca. Crediamo molto nella valorizzazione del territorio, anche per quello che riguarda il cibo. Arriviamo fino ai dolci fatti in casa, con l’immancabile torta di riso». Un luogo magico, insomma, per apprezzare i vari sentieri che conducono ai prati di Campocecina oppure sul monte Borla, ma con una raccomandazione: in montagna, come dalle altre parti, del resto, bisogna avere rispetto ed educazione: niente abbandoni di rifiuti in giro.

«Questa è un’oasi di pace e di bellezza – ha concluso il gestore – Le persone dovrebbero comprendere cosa significa portare qui le cose e soprattutto cosa significa portarle via. La montagna va rispettata e chiede rispetto e non tutti sono preparati in questo. Ad ogni modo, accogliamo tutti a braccia aperte, per far vivere la particolarità dei nostri luoghi, per 24 ore al giorno e per 365 giorni l’anno». Per informazioni: 0585841972.


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