Il Tirreno

le testimonianze  

Il vicino: «Ho visto il fumo e mi sono fiondato in strada»

M. C.
Il vicino: «Ho visto il fumo e mi sono fiondato in strada»

Il ricordo del commerciante: «Era una persona molto conosciuta nel quartiere; è un dolore sapere che se ne sia andato in questo modo»

31 dicembre 2021
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carrara. Spente le fiamme, i residenti di via Carlo Sforza, sono ancora tutti lì, naso all’insù, occhi puntati su quella finestra, sul muro macchiato di nero, da cui poco prima è uscita una nube scura. Sanno già che il loro vicino è morto e sanno già che si è trattato di un incidente. Eppure sono come in attesa di altre risposte che non arriveranno.

«È un dolore enorme sapere che non c’è più e che è morto in questo modo brutale», dice Mustafa Ryad, titolare della macelleria che si trova in via Carlo Sforza, dall’altra parte della strada dove viveva Stefano Gazzillo, 84 anni.

«Ormai non lo vedevo da mesi – racconta -, credo fossero ormai cinque mesi che non usciva di casa per le sue condizioni di salute, ma era sicuramente un uomo molto conosciuto nel quartiere ed era seguito tutto il giorno».

I condomini aspettano sul marciapiede di poter rientrare nelle loro case. Le abitazioni non sono state dichiarate inagibili. Solo quella dove è scoppiato l’incendio è off-limits. «Io ero sul terrazzo, quando ho visto il fumo nero uscire dalla finestra e mi sono fiondato fuori. Ho capito che era successo qualcosa di grave», ricostruisce Paolo Musetti che vive nella palazzina di fronte. «Erano quasi le 8. 30 – ricorda -. Quando sono sceso, c’era già la badante che aveva chiamato i soccorsi, quindi siamo tutti rimasti lì ad aspettare che arrivassero». Insieme ai vigili del fuoco, alla polizia, all’inutile ambulanza, arrivano anche il figlio e il nipote, colui che ha preso le redini dell’attività in centro, ma solo per piangerlo.



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