La tragedia
Matteo, dai kart alla Ferrari: un sogno che corre veloce
Il 19enne Luvisi il 16 sarà in pista a Spa Francorchamps in Belgio. Un talento emergente che si divide tra lo studio e la vita da pilota
COREGLIA ANTELMINELLI. A 19 anni appena compiuti Matteo Luvisi, di Ghivizzano, sarà in pista a Spa Francorchamps in Belgio, il 16 maggio, alla guida – insieme a Davide Larini – della Ferrari che partecipa al campionato Gran Turismo Cup Open 2025. Matteo, studente dell’Iti a Lucca, è considerato un emergente nel mondo delle corse GT, grazie al suo talento precoce e ai risultati già ottenuti nel suo primo anno tra i professionisti.
La Gt Open Cup 2025 prevede un round in Belgio il 16-18 maggio, cui seguiranno diverse tappe per arrivare al gran finale di Monza, in ottobre. Nonostante la passione, il grande impegno in pista e i successi, Matteo non trascura gli studi e riesce a conciliare la scuola con la passione per le auto. Ha pochi grilli per la testa e tanta passione per i motori. Grazie al suo carattere è arrivato a concretizzare il sogno che aveva fin da piccolo, correre con la Ferrari. Tutte le settimane va in una palestra in Versilia per fare allenamento al fisico e alla mente, ma fondamentale è il percorso che fin da bambino ha fatto in mezzo alle macchine e ai motori.
Il nonno, Roberto Luvisi, aveva una carrozzeria a Chifenti, nel comune di Borgo a Mozzano, dove la famiglia è conosciutissima. Il padre, Fabrizio, ha fatto per anni il navigatore di rally e ha trasmesso al figlio la passione per i motori e i go kart. Per Matteo le auto non hanno segreti, ma lo stesso impegno lo pone nello studio: frequenta con profitto l’ultimo anno all’Iti, sezione informatica, dove si reca ogni giorno da Ghivizzano. Per fare gli allenamenti deve assentarsi da scuola, cosa che può fare grazie al progetto “Atleta ad alto livello”, che lo aiuta e gli consente di dedicarsi all’automobilismo. Recuperare dopo le lezioni perse comportaore di sacrificio, il rovescio della medaglia della passione per le auto.
All’età di sei anni è salito sui go kart insieme al padre. Gli allenamenti si tenevano sulle piste di Siena e Viterbo, e comportavano tempo, impegno e sacrifici per l’intera famiglia. A sette anni Matteo era nella categoria Easy Kart 50. Dagli otto fino ai dodici anni è stato nella categoria 60 per i campionati italiani e ha ottenuto buoni risultati. A 14 anni, nel 2020, ha fatto il campionato italiano nella categoria Junior Kart, arrivando terzo nella gara che si è tenuta a Siena, distinguendosi tra i primi dieci in tutto il campionato. Nel 2021 è arrivato alla categoria Senior (sempre con i kart) e ha disputato alcune gare del campionato europeo con buoni risultati.
È nel 2022 che è arrivata la svolta. «Ho deciso di passare alle macchine – spiega : e la prima gara è stata la Mini Challenge Academy col team Promodrive, seguto da Gianni Morbidelli, ex pilota di Formula 1. Mi sono classificato quarto in tutto il campionato, primo nella gara che si è disputata a Monza. Ho ottenuto otto podi su dodici gare. È stata una bella soddisfazione. Nel 2023 ho disputato il campionato italiano Grand Turismo con la Porsche 911 del team GdL Racing, e sono arrivato quinto nella categoria. Nel 2024 ho corso con la Porsche 992, una macchina nuova, sempre col solito team nel campionato europeo GT Open Cup e sono arrivato al secondo posto generale. Ho lottato fino all’ultimo. Tre vittorie, sei podi, tre pole position».
E qui arriva il sogno. Nel 2025, a inizio anno, Luvisi è stato chiamato da una squadra tedesca, la Mertel Motor Sport, per correre con la Ferrari. Il suo copilota è Davide Larini. Si conoscono dai tempi del kart. «Il 16 maggio ci sarà la gara in Belgio. Devo prendere ancora confidenza con la macchina, spero di migliorare il tempo rispetto alla prima gara che si è tenuta in Portogallo, sono fiducioso. Ho raggiunto il sogno di correre con la Ferrari. Il mio idolo è Charles Leclerc, che ammiro per carattere e comportamento». Sono tanti i tifosi di Chifenti, Ghivizzano, Borgo a Mozzano che seguono Matteo. In prima linea c’è Marilena Fabbri, la nonna paterna che conosce ogni particolare delle gare. «Matteo riesce a conciliare bene lo studio con la passione per le macchine. Ha avuto subito la fiducia di Morbidelli. È un bravo ragazzo, che non si è montato la testa, serio. Non beve neppure l’acqua gassata. I sacrifici dei genitori per seguire la sua passione vengono ripagati». l