Lunch match, verso una decisione
La Lucchese non vede risparmi nelle gare a mezzogiorno e si rimette alla scelta dei club. Con la proposta formulata da Ghirelli è d’accordo la maggioranza delle squadre del girone
LUCCA. Reggiana, Imolese, Fermana, Alessandria, Montevarchi, Vis Pesaro – seppur con qualche leggero distinguo – sono d’accordo con la proposta del presidente Francesco Ghirelli: giocare a mezzogiorno per ridurre drasticamente i costi energetici aumentati per molti club del 110%. Se ne discuterà domani all’ordine del giorno all'assemblea delle squadre di serie C. Tra l’altro non sarebbe nemmeno una novità assoluta visto che nella stagione 2014-15 lo spezzatino televisivo portò i rossoneri a giocare due volte in trasferta alle 12.30 (a Ferrara e Forlì). La Lucchese invece, per bocca del direttore generale Mario Santoro, non vede risparmi nel «lunch match» e opta per l’astensione in vista dell'assemblea domani alla sala Champion’s dell’Olimpico a Roma. Una questione quanto mai attuale che, specialmente con l'avvicinarsi dell'inverno, rischia di esplodere in maniera fragorosa. «Onestamente non vedo tutta questa necessità di anticipare di un paio d’ore il calcio d’inizio rispetto alle canoniche 14.30- afferma il dg Mario Santoro- Naturalmente ci confronteremo in assemblea con gli altri club, ma crediamo che serva una riforma strutturale per garantire meno sofferenze all'intero sistema della C, creando una giusta ripartizione dei diritti tv della A, indirizzandoli agli altri club professionistici delle categorie inferiori come fanno nella Liga e in Premier League (che tuttavia hanno strutture e introiti assai diversi, ndr). Ad ogni modo ci rimetteremo alle decisioni che verranno prese dalla maggioranza delle società». Ma come la pensa la gran parte delle altre 19 formazioni partecipanti al girone B? C'è chi sta ancora sull'Aventino, preferendo non prendere alcuna posizione come Pontedera, Siena e Cesena. Se all'interno della Carrarese non c'è stata alcuna discussione in merito, c'è chi come il Fiorenzuola, al di là del reale problema energetico, ritiene più pericoloso il rischio di perdere spettatori se venisse deciso un anticipo di un paio d'ore. Interessante lo spunto di riflessione offerto dal direttore generale della Virtus Entella, Matteo Matteazzi. «La proposta di Ghirelli va analizzata nel dettaglio, mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro. La possibilità di giocare il sabato e la domenica permette di spalmare le partite su più slot: sarebbe più logico continuare a utilizzare la prima fascia pomeridiana». Le isolane Olbia e Torres sono pronte ad adeguarsi a ogni decisione mentre il San Donato Tavarnelle, prossimo rivale della Lucchese, sarebbe propenso a giocare alle 12 nelle partite interne mentre non gradirebbe farlo, per motivi logistici, in quelli esterni.