Il Tirreno

Lucca

Sos furti

Livorno, quarantenne arrestata mentre ruba all'Esselunga: chi è

di Stefano Taglione
L'Esselunga di viale Petrarca (foto d'archivio)
L'Esselunga di viale Petrarca (foto d'archivio)

La donna trasferita ai domiciliari dopo l'udienza di convalida: secondo l'accusa avrebbe tentato di scappare con 800 euro fra cosmetici e dispositivi tecnologici

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Una donna di 40 anni, la tunisina Abla Khalfaoui, è stata arrestata per un furto aggravato ed è ora ai domiciliari. È accusata di aver rubato all’Esselunga di viale Petrarca. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno, comandata dal tenente Gianraffaele Di Risi, avrebbe approfittato dell’affollamento tipico della fascia oraria pomeridiana per aggirarsi tra gli scaffali del grande supermercato del quartiere di Colline per prelevare merce di vario genere, tra cui dispositivi elettronici e cosmetici, cercando di non essere notata.

I prodotti sarebbero stati nascosti all’interno di normali borse per la spesa, con l’intento di oltrepassare la barriera antitaccheggio sfruttando il momento dell’ingresso di altri clienti, senza naturalmente effettuare alcun pagamento. Dalle telecamere di ultima generazione del punto vendita, però, gli addetti alla sicurezza si sono però accorti di tutto, intervenendo rapidamente per fermarla.

«L’anomala dinamica – confermano infatti i militari dell’Arma in una nota riepilogativa dell’operazione messa a segno – non è però sfuggita al responsabile della security del centro della grande distribuzione, che ha fermato la donna e ha immediatamente contattato il numero unico di emergenza, il 112. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha consentito di rinvenire in suo possesso merce per un valore commerciale di circa 800 euro, poi restituita al direttore», che ha sporto denuncia nella caserma centrale labronica, in viale Fabbricotti. I prodotti, dopo un’attenta analisi della dirigenza del punto vendita livornese della grande distribuzione organizzata, sono risultati per fortuna rivendibili.

Ora la quarantenne tunisina, da tempo residente a Livorno e difesa di fiducia dall’avvocato Nicola Giribaldi, si trova ai domiciliari in regime di custodia cautelare. È quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari dopo l’udienza di convalida dell’arresto che si è celebrata nei giorni scorsi in tribunale subito dopo l’operazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Primo piano
Il caso

Bientina, i carabinieri sparano a un’auto in fuga: il furto del cellulare, il ricatto al ragazzino e l’inseguimento – Cosa è successo

di Redazione Pontedera