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Fronte infarti, il San Luca di Lucca è il quarto miglior ospedale in Italia


	Il professor Francesco Bovenzi
Il professor Francesco Bovenzi

L’indice di mortalità a 30 giorni è dell’1, 3 per cento

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LUCCA. Il San Luca è il quarto ospedale in Italia per la gestione e la cura dell’infarto miocardico acuto. Le probabilità di salvarsi quando si ha un infarto e si entra nell’ospedale lucchese sono tra le più alte in Italia.

Lo ha stabilito l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nella sua annuale classifica in cui stila le performance dei presìdi ospedalieri per ogni area di intervento.

L’ospedale lucchese brilla sul fronte della Cardiologia diretta dal professor Francesco Bovenzi. Agenas indica l’indice di mortalità del 1, 3 per cento a 30 giorni dall’intervento. Il primo posto va all’ospedale civile di Guastalla (Reggio Emilia) con un indice dello 0, 7 per cento.

«Il Piano Nazionale esiti ci colloca tra le realtà sanitarie più performanti. Un traguardo frutto del lavoro quotidiano, della professionalità e della dedizione di tutto il nostro personale, sanitario e amministrativo. A ciascuno di loro va il mio sincero ringraziamento. Continueremo a lavorare per rafforzare la qualità dei servizi e per garantire una sanità pubblica sempre più vicina alle persone».

Con queste parole Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, commenta i risultati dell’edizione 2025 del Programma nazionale esiti di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Aggiunge: «Questi dati confermano il livello qualitativo degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest, che si distinguono nei principali ambiti clinici analizzati. L’intero territorio aziendale mostra un profilo di performance solido e coerente, di miglioramento costante, che riflette un’attenzione sempre crescente alla qualità delle cure». Nell’ultimo anno sono stati 1. 243 i ricoveri nella Cardiologia del San Luca, di questi il 35% erano donne, circa il 12% proveniva dalla Valle del Serchio. Gli ultraottantenni ricoverati sono stati pari al 33% con caratteristiche di rischio più elevate rispetto ai più giovani. Nel 2024 i pazienti dimessi con infarto sono stati 480: ogni giorno sono attesi nella terapia intensiva del San Luca 1, 3 pazienti colpiti da infarto. In tutte le tipologie d’infarto, secondo i più recenti dati di esito dell’Agenzia Regionale di Sanità, la Cardiologia di Lucca presenta la più bassa mortalità a 30 giorni, come anche nei 150 pazienti con particolari forme instabili di coinvolgimento coronarico in cui, per il secondo anno consecutivo, si registra a Lucca la più bassa mortalità regionale (3, 97%l

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