Lucca, devolve il regalo per la sua pensione ai parenti del carabiniere morto di Sla
La decisione dell’ufficiale del Ros in ricordo dell’amico Stefano Cambiati: «D’accordo con i ragazzi del reparto operativo abbiamo pensato di fare un omaggio alla sua famiglia»
LUCCA. La solidarietà e la generosità sono segni di vicinanza e speranza per le persone che ogni giorno affrontano le malattie e il nobile gesto del luogotenente Luigi Frassinetto del Ros carabinieri anticrimine di Livorno oggi collocato in quiescenza è la testimonianza più bella di come si possa ricordare un amico prima ancora di un commilitone pensando ai suoi cari. Perché l’ufficiale dell’Arma, in perfetta sintonia con i colleghi del reparto con i quali ha condiviso anni di servizio, invece di ricevere, come da prassi consolidata nel tempo, il regalo degli amici della Benemerita del reparto operativo speciale di Livorno ha deciso di donare l’intera somma raccolta alla Fondazione “Un passo per te” – nata per promuovere la ricerca sulle malattie neuromuscolari – nel ricordo incancellabile dello sfortunato carabiniere lucchese Stefano Cambiati scomparso prematuramente il 12 gennaio 2017 dopo essere stato colpito qualche anno prima della terribile Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Per il luogotenente Frassinato e i ragazzi che per molti anni hanno condiviso accanto a Stefano Cambiati le fatiche quotidiane al servizio della collettività questa donazione è un modo per sentirlo ancora vicino: «Cambiati abitava a Lucca, dove c'è sempre la sua famiglia – dice il luogotenente dei carabinieri oggi collocato a riposo – Una decisione di devolvere la somma-regalo dei miei compagni d’arma maturata da tempo e presa approfittando del giorno in cui vado in pensione. Un sostegno ai suoi cari fatto nel ricordo di un amico come Stefano che due anni prima della sua scomparsa aveva ideato un evento, come socio e volontario di Aisla (associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) per favorire la ricerca continuando a non smettere di credere alla scoperta di cure in grado di garantire a questi ammalati un futuro migliore».
Il militare lucchese 10 anni fa aveva ideato al conservatorio Boccherini un evento musicale all’interno del quale neurologi, psicologi, ingegneri esperti in "bio-robotica"erano intervenuti sullo stato della ricerca e le soluzioni per l'assistenza dei malati con testimonianze dei volontari e delle persone con Sla.
