Lucca, morto nello schianto in Autostrada: chi era Marco Nave, l’ingegnere tradito dalla pioggia – La manovra fatale allo svincolo
Ha perso il controllo dell’auto sull’asfalto dell’A11 reso viscido dalla pioggia. Secondo le prime ricostruzioni la vettura ha sbandato, ha tamponato una Fiat Panda e poi ha concluso la sua corsa sul guard rail
PISA. Una mattina di lavoro come tante, finita in tragedia pochi metri dopo lo svincolo di Altopascio. Marco Nave, ingegnere meccanico di 40 anni, originario di Benevento e da anni residente a Lucca, è morto lunedì 24 novembre in un violento incidente mentre si stava recando in azienda, a Chiesina Uzzanese, a bordo della sua Bmw Serie 1 bianca. Aveva lavorato anche a Pisa, nell’azienda farmaceutica Farmigea.
Lo schianto
L’allarme è scattato alle 8,43: in quel momento una pioggia fittissima si stava abbattendo sulla Lucchesia. Per cause ancora da chiarire, Nave ha perso il controllo dell’auto sull’asfalto dell’A11 reso viscido dalla pioggia. Secondo le prime ricostruzioni la vettura ha sbandato, ha tamponato una Fiat Panda e poi ha concluso la sua corsa sul guard rail, pochi metri dopo lo svincolo per Altopascio. Un impatto che non ha lasciato scampo al conducente.
I soccorsi e i feriti
I sanitari della Misericordia, della Croce Verde di Lucca e dell’automedica arrivata da Pistoia, hanno tentato a lungo le manovre rianimatorie. Era stato allertato anche l’elisoccorso, poi fatto rientrare quando si è capito che per il 40enne non c’era più nulla da fare. Nell’incidente è rimasto ferito anche un 56enne che viaggiava a bordo della Panda assieme a un’altra persona: è stato trasportato in codice giallo all’ospedale San Luca. La polizia stradale si è occupata degli accertamenti necessari a ricostruire la dinamica del sinistro e ha gestito la viabilità. Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Antonio Mariotti, che per martedì 25 novembre ha disposto l’esame esterno sulla salma, affidando l’incarico al medico legale Stefano Pierotti.
Il lavoro
Nave era un professionista stimato, figura centrale della Shalag Nonwovens, multinazionale che nel 2019 ha acquisito la Texsus di Chiesina Uzzanese, una delle realtà più importanti nel settore del tessuto non tessuto per uso igienico-sanitario. Dal 2021, gestiva l’intera area di manutenzione degli impianti e delle utilities, coordinando tecnici interni e ditte esterne. In azienda, la notizia ha lasciato senza parole colleghi e operatori, che con lui avevano lavorato fianco a fianco fino al giorno prima. La carriera di Nave era iniziata lontano dalla Valdinievole. Dopo il diploma al liceo scientifico Rummo di Benevento, Marco aveva studiato Ingegneria meccanica alla Sapienza di Roma, laureandosi prima alla triennale e poi alla specialistica. In Baxter, a Rieti, aveva ricoperto ruoli crescenti nella gestione degli impianti critici: acque farmaceutiche, sistemi di pulizia automatizzati, linee di produzione. Poi il passaggio a Farmigea, a Pisa, dove si era occupato di installazioni, convalide, manutenzioni complesse e nuovi progetti industriali, fino a diventare ingegnere supervisore della manutenzione. Il salto in Texsus, poi assorbita dal gruppo israeliano Shalag — oggi tra i maggiori produttori mondiali di tessuto non tessuto con tecnologie innovative — aveva segnato la fase più matura di una carriera che si prevedeva lunga e ricca di ulteriori soddisfazioni.
