Il Tirreno

Livorno

In città

Livorno, Elena farmacista coraggio - Rincorre il ladro e sventa il furto: «Non ho avuto paura, bisogna reagire»

di Stefano Taglione

	Elena Morelli
Elena Morelli

L’episodio in via Grande, protagonista la figlia del titolare della Galeno: «Ho anche sporto denuncia, serve più sicurezza»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Grazie a una cliente che stava per servire al bancone ha scoperto un uomo che, dopo aver acquistato una siringa per l’insulina, stava per scappare con un profumo nascosto in tasca. Furto per fortuna sventato quello andato in scena attorno alle 10 della mattina di sabato 22 novembre alla farmacia Galeno di via Grande, dove Elena Morelli – dipendente e figlia di Riccardo, il titolare – non si è fatta impaurire dal ladro, rincorrendolo fuori dall’attività e costringendolo a restituire il maltolto.

La segnalazione della cliente

«Lo avevo appena servito – le parole della giovane lavoratrice – quando, attraverso il “Chiama numero”, mi stavo dedicando alla cliente successiva. Proprio quest’ultima, una donna di origine straniera di circa 40 anni che vorrei ringraziare moltissimo, si è accorta del furto in atto e mi ha avvertita.

Nel frattempo è anche suonato il sistema antitaccheggio. Io sono quindi subito corsa fuori dicendogli: «Fermo, ridammi subito il profumo che hai rubato», senza ovviamente nemmeno toccarlo, dato che altrimenti sarei passata dalla parte del torto. Questa persona la conosciamo: è venuta già varie volte in farmacia. L’ho pregata, naturalmente, di non farsi vedere mai più».

I precedenti in via Grande

Non è la prima volta, purtroppo, che in via Grande capitano furti del genere. Lo sa bene Fabio Corsi, il titolare del “Dollino”, che nelle scorse settimane ha fatto i conti con un ladro che, ripreso da un passante, gli ha portato via il registratore di cassa. Stavolta il raid è avvenuto accanto, mentre la farmacia era aperta, e la prontezza di riflessi di Elena ha fatto la differenza.

La denuncia sulla sicurezza della zona

«Questa strada, con il passare degli anni, è diventata insicura – le parole della farmacista – e parlando con i miei genitori, che lavorano qui da parecchio tempo, attraverso i loro racconti me ne rendo sempre più conto. Io stessa, che viaggio in motorino, ho subito la sparizione di due caschi e perfino di un parabrezza. Ormai il mio scooter è pieno di lucchetti, non so più come fare. Vorrei che questa zona venisse controllata un po’ di più, in modo tale da disincentivare l’azione dei malviventi, perché ormai certi episodi sono diventati un’abitudine. E non va bene, dato che siamo nella via “cuore della città”. Una volta era il salotto buono. Io stessa, quando parcheggio lo scooter in via delle Galere, trovo persone che spaccano le bottiglie. Non è una bella sensazione e non è sicuro».

L’intervento della polizia e la denuncia

Nella farmacia, subito dopo il tentato furto, sono intervenuti gli agenti della Squadra volante della polizia di Stato. «Sono stati bravissimi, arrivando qui in appena cinque minuti e ho mostrato loro il volto del ladro. Le nostre telecamere lo hanno ripreso». Dopodiché ha sporto denuncia dai carabinieri. «Ho presentato querela non tanto per il valore del profumo, ma per principio: non si può rubare alle persone che lavorano. Al “Dollino”, ad esempio, quel malvivente ha provocato diversi danni, non va bene danneggiare persone che danno l’anima per offrire un servizio. Bisogna reagire denunciando, non sono d’accordo con chi dice che non serve. Ho perso un’ora della mia mattinata per farlo, ma l’ho fatto volentieri, perché era ciò che bisognava fare. E ora spero che in via Grande le cose migliorino».

Primo piano
Il ritratto

Lucca, morto nello schianto in Autostrada: chi era Marco Nave, l’ingegnere tradito dalla pioggia – La manovra fatale allo svincolo

di Gianni Parrini