Lucca, violenza di genere ne “Il fuoco e la memoria”: la città ricorda Vania Vannucchi
Una mostra e un progetto corale con gli studenti
LUCCA. Una preview riservata alla stampa ha anticipato ieri mattina, a palazzo Ducale, l’inaugurazione della mostra “Il Fuoco e la Memoria. Storia di Vania”, in programma il 22 novembre alle 11 nella sala Antica Armeria della Provincia di Lucca. Un progetto corale che trasforma in forma visiva e simbolica un tema drammaticamente attuale: la violenza di genere e la responsabilità collettiva nel promuovere una cultura del rispetto.
L’iniziativa è stata promossa dalla Conferenza dei Sindaci zonale integrata della Piana di Lucca (Asl - Zona distretto Piana di Lucca; Comuni di Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica), dal Centro Antiviolenza Luna, dall’associazione La Città delle Donne Odv, dal liceo artistico “Passaglia” e dalla famiglia di Vania Vannucchi, con il supporto della Provincia di Lucca. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo del Fondo nazionale per le Pari opportunità e della Regione Toscana.
Particolare rilievo ha avuto il lavoro dell’Asl attraverso il Consultorio e l’Educazione e promozione della salute: a loro si deve l’ideazione del “murale di Vania”, dipinto a maggio sulla Cittadella della Salute. Per quel progetto gli studenti del liceo artistico avevano preparato 15 bozzetti, guidati dal docente Giuliano Toma. Il valore artistico delle opere ha portato gli enti promotori a renderle pubbliche attraverso un’esposizione dedicata.
All’anteprima erano presenti la consulente alle Pari opportunità della Provincia, Maria Teresa Leone, la vice presidente della Conferenza zonale integrata Sara D’Ambrosio, l’assessore comunale Simona Testaferrata, la direttrice della Zona distretto Eluisa Lo Presti, l’assistente sociale responsabile del Codice Rosa Carla Panelli, la presidente di Luna Daniela Caselli, la presidente dell’associazione La Città delle Donne Odv Emanuela Bianchi, insieme a Michela Panigada del direttivo e a Ilaria Ferrari, che ha curato catalogo e grafica della mostra.
Il catalogo – è stato spiegato – nasce dalla volontà di dare voce, attraverso l’arte, alla memoria del femminicidio di Vania Vannucchi. È pensato come introduzione alla mostra principale, che sarà visitabile a Palazzo Ducale dal 22 novembre al 12 dicembre, e alle esposizioni itineranti che nei mesi successivi toccheranno i Comuni della Piana. Strumento di conoscenza e sensibilizzazione, intende contribuire alla costruzione di una coscienza condivisa sul tema della violenza contro le donne.
Le opere raccolte nel catalogo e in mostra – curate da Sonia Biagi e Giuliano Toma – sono il risultato di un percorso di elaborazione civile e artistica degli studenti del “Passaglia”. Le immagini trasformano la memoria individuale in racconto collettivo, alimentando riflessione, dialogo e consapevolezza. l
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