Il Tirreno

Lucca

Tribunale

Omicidio stradale nel Capannorese, 70enne imputato per la morte di uno studente in moto

di Pietro Barghigiani

	Rosario Evalto e il luogo dell'incidente (foto Paolo Nucci)
Rosario Evalto e il luogo dell'incidente (foto Paolo Nucci)

Il conducente della Panda aveva svoltato a sinistra ignorando il sorpasso del 17enne

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CAPANNORI. L’auto che svolta a sinistra mentre la moto era in fase di sorpasso. Basta un attimo e la vita di un 17enne in sella alla due ruote si interrompe per sempre.

Accusato di omicidio stradale per la violazione dell’articolo 154 del codice della strada, un 70enne di Lucca comparirà davanti al giudice delle udienze preliminari dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura (con l’esercizio dell’azione penale da parte del pm, l’indagato diventa imputato già nella fase dell’udienza preliminare, ndr). L’inchiesta è quella che mira a chiarire le responsabilità nella morte di Rosario Evalto, il 17enne che la sera del 28 febbraio scorso perse la vita in via di Piaggiori  a Segromigno in Monte dopo un primo contatto con una Panda e poi il tragico impatto su una Clio parcheggiata su uno spazio lastricato di mattonelle a ridosso della strada. Gli accertamenti svolti sulla Renault non hanno portato a contestazioni circa la sosta dell’auto in uno spazio privato, approdo finale del volo fatale dello studente. Solo al conducente della Panda viene attribuita la responsabilità dell’incidente i cui rilievi vennero svolti dai carabinieri.

La famiglia del ragazzo, originaria della Calabria e da anni residente in zona, si è affidata all’avvocato Luca Vannelli.

La moto e la Panda procedevano nella stessa direzione e la Clio sul lato sinistro in sosta davanti ad alcuni negozi era in un’area privata.

Secondo la ricostruzione definita nella richiesta di rinvio a giudizio, il conducente della Panda avrebbe svoltato a sinistra in maniera repentina ignorando il sorpasso in atto di Evalto. Una manovra che lo studente del Giorgi non riuscì a schivare e, dopo l’impatto con l’utilitaria, venne proiettato contro la Clio parcheggiata nell’ampio marciapiede. Lo studente spirò poco dopol

P. B.

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