Via libera a una nuova estrazione nella cava della “Pietra di Matraia”
La variante consente alla Futura Alberghi Srl di lavorare al massimo 2.621 mc
CAPANNORI. Nessun obbligo di valutazione di impatto ambientale per far partire la variante al progetto di coltivazione di una nuova cava, la “Solco del Moro” a Matraia, presentato dalla società Futura Alberghi Srl. Sotto i 60mila mc di volumi estratti la competenza passa ai Comuni. Nel caso in questione autorizzazioni e valutazioni sono state acquisite dalla Regione che ha demandato al Comune il via libera alla variante.
Il materiale estratto e rappresentato da “Arenarie per usi ornamentali” nella varietà merceologica “Pietra di Matraia”.
Secondo quanto riportano i documenti inviati a Regione e Comune, l’area estrattiva di cava di cui si autorizza la variante è suddivisa, come da progetto autorizzato, in due aree di escavazione poste in sinistra idrografica del “Solco del Moro “e denominate rispettivamente cava A e cava B. La società Futura Alberghi Srl specifica che negli ultimi anni «ha dovuto ridurre notevolmente la coltivazione del sito poiché nelle aree autorizzate dal progetto vigente ed in particolare nella cava B il materiale di qualità che poteva essere commercializzato è risultato decisamente molto scarso».
I volumi in scavo previsti dal progetto autorizzato sono pari a 3. 687 mc (1. 437 mc in cava A e 2. 250 mc in cava B) . I volumi totali di estrazione residui, in relazione al Piano di coltivazione autorizzato e in considerazione dei volumi estratti fino ad oggi nei due cantieri A e B, sono pari a 1.515 mc. Il progetto di modifica prevede di spostare l’escavazione nell’area immediatamente a est e adiacente alla zona autorizzata ed attualmente in coltivazione denominata Cava A. I quantitativi di materiale che si prevede di estrarre in quest’area andranno in parte a compensare i volumi residui autorizzati ma non ancora escavati, in minima parte nella cava A e principalmente nella cava B. I volumi totali da estrarre richiesti con la variante ammontano quindi a 2.621 mc. La società proponente dichiara che il «progetto di variante dovrà essere portato a termine nei tempi previsti dal progetto attualmente autorizzato la cui scadenza è fissata al 7 novembre 2031».l
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