Lucca, soldi spariti: commercialista radiato dall'Albo professionale
La decisione dell’Ordine dopo il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi per peculato
LUCCA. Espulso dall’Ordine dei commercialisti della provincia di Lucca. Il provvedimento di radiazione nei confronti di Riccardo Della Santina, 62 anni, di Viareggio, è stato formalizzato dopo l’acquisizione della sentenza di patteggiamento dell’aprile scorso e il relativo passaggio della pratica dal consiglio di disciplina.
A Della Santina, ormai ex commercialista, viene contestata la violazione di almeno cinque articoli del codice deontologico della categoria.
La radiazione di quello che è stato un professionista stimato, già docente a contratto all’ateneo di Pisa, e che negli anni aveva conquistato la fiducia anche dei Tribunali, tanto diventare curatore fallimentare per società di rilievo per fatturati e debiti, è una conseguenza naturale dell’epilogo giudiziario della vicenda che lo ha visto patteggiare 3 anni e 8 mesi.
Le accuse erano di peculato, interesse privato del curatore fallimentare e omissione di atti d’ufficio.
Una serie di reati funzionali, secondo l’accusa, ad appropriarsi di soldi che, al contrario, avrebbero dovuto essere messi da parte per pagare i creditori. Circa un milione di euro le risorse sottratte alla curatela del fallimento Conte of Florence Distribution Spa (2018-2021) che Della Santina, all’epoca con studi a Lucca e Pisa, ha risarcito.
La pena al di sotto i 4 anni gli ha consentito di accedere ai lavori socialmente utili presso un’associazione.
Restano, invece, le pene accessorie, entrambe in perpetuo, dell’interdizione ai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione. E ora anche la radiazione dall’Albo dei commercialisti.
In questi anni il professionista, ha versato 400mila euro alla curatela fallimentare, non costituita in giudizio, grazie a un anticipo garantito da una società di Calcinaia per le future collaborazioni professionali (anche se non più iscritto all’Ordine della categoria, ndr) , nell’arco di 5 anni a 80mila euro l’anno. I restanti 557mila euro sono, invece, frutto di una transazione tra la curatela fallimentare e la Banca Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Costituiti parte civile, ma non risarciti, la società Fidinterev Srl per 122. 101 euro (avvocato Matteo Vivoli) e l’avvocato Fabrizio Tognato di Livorno per 163. 668 euro.
Tra gli episodi contestati nell’arco del procedimento fallimentare era emerso l’importo per l’acquisto con i soldi della curatela, secondo l’ipotesi della Procura, nel febbraio 2020 di un appartamento a Courmayeur del valore di circa 800mila euro, poi rivenduto dal figlio di Della Santina a terzi nel novembre 2022 per 900mila euro.
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