Lucca, maxi evasione da 10 milioni con società sconosciute al fisco
Create da uno studio di commercialisti e scoperte dalla Guardia di finanza
LUCCA. Si va dallo studio di commercialisti della Provincia – residenti sia a Lucca che in Versilia – in grado di favorire la costituzione di società ad hoc che incassavano commissioni senza pagare le tasse ed emettendo numerose fatture in modo da generare costi inesistenti utilizzati da altre imprese per abbattere il reddito sottoposto a tassazione con 13 persone sconosciute al fisco denunciate per un’evasione da 10 milioni sino all’utilizzo illecito di manodopera da parte di una società della Piana che attraverso fatture per operazioni inesistenti consentiva di offrire prestazioni a prezzi nettamente più vantaggiosi a discapito dei lavoratori e delle altre imprese concorrenti con 11 persone nei guai per truffa aggravata, tentata estorsione, violenza privata e violazione della dignità del lavoratore e contestuale applicazione di misure patrimoniali pari a due milioni e mezzo di euro.
Sono soltanto due dei molteplici esempi dell’instancabile attività della Guardia di Finanza che nel corso dell’anno ha eseguito 4510 interventi ispettivi recuperando a tassazione circa Nel corso dei 4.510 interventi ispettivi sono stati recuperati a tassazione circa 75 milioni e 12 milioni di Iva sottratta alle casse dell’Erario. I finanzieri lucchesi hanno poi individuato 58 evasori totali mentre sono stati segnalati all’autorità giudiziaria 78 imprenditori, ritenuti colpevoli, di reati tributari, truffa a danno dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Un’attività che ha consentito di ottenere sequestri preventivi per circa 4,8 milioni di euro. Numeri che da soli testimoniano l’impegno delle fiamme gialle che hanno come obiettivo di essere “persone al servizio delle persone”.
Lotta al lavoro nero
Individuati 48 lavoratori in “nero” che prestavano irregolarmente la propria manodopera per 19 datori di lavoro. Un fenomeno ad alto impatto sociale spesso determinato da imprenditori “senza scrupoli” che, approfittando delle situazioni di bisogno, non provvedono a regolarizzare le posizioni dei dipendenti. Enigmatico il caso di manodopera vessata e sottopagata da parte di una società del Capannorese. Dagli esposti circostanziati di alcuni lavoratori – stanchi dei sistemi vessatori operati dalle quattro imprese di servizi, tra loro collegate e riconducibili allo stesso amministratore di fatto della società – i finanzieri hanno denunciato 11 persone e scoperto una situazione realizzata attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti che consentiva all’imprenditore di offrire prestazioni sul mercato a prezzi nettamente più vantaggiosi.
Gioco e contrabbando
Particolare attenzione delle fiamme gialle all’attività a contrasto del gioco illegale e della raccolta abusiva delle scommesse clandestine. Sono 56 le persone denunciate con i militari del Gruppo di Viareggio che hanno smantellato un sodalizio criminale dedito alla raccolta abusiva delle scommesse sportive denunciando 12 persone con l’esecuzione di misure patrimoniali per oltre sei milioni. In materia di accise sui carburanti sono stati effettuati 35 accertamenti con il sequestro di 20 tonnellate di carburante tra diesel e benzina. Di rilevanza nazionale la nuova forma di contrabbando portata alla luce dalla Gdf di Viareggio che ha individuato una rete di soggetti dediti al commercio illegale di prodotti da fumo con il sequestro di oltre 728 milioni di pezzi, tra sigarette elettroniche, cartine e filtri che hanno generato mancati incassi per lo Stato pari a circa 20 milioni di euro. Sulle frodi dei crediti d’imposta, derivanti dalle numerose forme di finanziamento statale ed europeo, sono stati individuati 12 milioni di euro illecitamente destinati alla compensazione e oltre 9 sono stati bloccati.
Criminalità economica
43 gli interventi in materia di riciclaggio e autoriciclaggio con la segnalazione di 19 persone sottrattesi all’obbligo comunitario della identificazione della clientela. Denunciati, in relazione ai reati fallimentari, 17 imprenditori rei di aver utilizzato manovre distrattive a danno dei creditori per circa 3 milioni. Con riferimento alla tutela del made in Italy e dell’abusivismo commerciale sono stati sequestrati oltre 79mila pezzi, molti giocattoli destinati ai bambini il cui commercio avrebbe rappresentato un rischio per la salute dei minori mentre riguardo alla contraffazione sono state denunciate 17 persone e sequestrati oltre 20.000 capi recanti marchi della moda.
Evasione fiscale
Tra le tante indagini i finanzieri hanno individuato uno studio di commercialisti della Provincia – alcuni lucchesi e altri versiliesi – specializzato nel catalizzare società, gestite da extracomunitari con la cantieristica navale comune denominatore. Le società create operavano tutte nel settore della verniciatura e applicazione del vetro resina sullo scafo. L’inchiesta ha consentito di appurare come le società avessero sede legale al medesimo indirizzo inesistente per non dare punti di riferimento ai controlli. Le neo imprese costituite ad hoc, società “apri e chiudi”, avevano tutte durata non superiore a due anni e generavano volumi d’affari cospicui incassando elevate commissioni senza pagare tasse ed emettendo numerose fatture in modo da formare costi inesistenti utilizzati da altre imprese per abbattere il reddito tassabile. Sono state denunciate 13 persone sconosciute al fisco e capaci di generare un’evasione di oltre 10 milioni. Per recuperare il danno erariale i finanzieri hanno eseguito sequestri per oltre 700mila euro da conti correnti, immobili e auto di lusso. l