Omicidio Turri, in appello sfileranno testimoni e periti
La Corte rinnova l’istruttoria anche sulle cause della morte
BARGA. La Corte d’Assise d’Appello ha disposto con un’ordinanza la rinnovazione dell’istruttoria del processo per omicidio volontario a carico di Fabio Picciolo, 59 anni, di Barga, assolto nel febbraio 2024 dal gup del Tribunale di Lucca al termine del rito abbreviato dall’accusa di aver ucciso Ursula Turri, 49 anni, operatrice socio-sanitaria il pomeriggio del 19 novembre 2019. In sostanza sarà rifatto per intero il processo con un'estensione di testi e periti che non si era vista in primo grado.
La decisione della Corte apre uno scenario diverso rispetto all’udienza in camera di consiglio di Lucca in cui venne sentita solo una testimone – oltre all’acquisizione di testimonianze e consulenze – che per il pm Antonio Mariotti era credibile, ma che per il gup non lo era arrivando così a una sentenza di assoluzione.
Di fatto viene celebrato un processo con una fase dibattimentale che vedrà sfilare cinque testimoni, consulenti medici e quelli di parte anche sull’approfondimento delle analisi dei cellulari di vittima e imputato e sulle cause della morte. Almeno una decina di persone saranno sentite dalla Corte e serviranno più udienze per arrivare alla sentenza.
L’ex dipendente del Comune di Barga è accusato di aver ucciso l’ex compagna soffocandola con un cuscino nella sua camera da letto nel pomeriggio del 19 novembre 2019. Picciolo è difeso dagli avvocati Riccardo Carloni, Francesco Marenghi e Gianmarco Romanini, mentre la parte civile (i familiari della vittima) è assistita dall’avvocato Paolo Mei. Prossima udienza per sentire i primi testi e consulenti il 22 ottobre.
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