Pisa, addio al professore che insegnava in aule senza pareti: la natura
Cordoglio e molti messaggi per la scomparsa del docente della Scuola superiore Sant’Anna
LUCCA. A Pisa, per la precisione alla Scuola superiore Sant’Anna, ci insegnava, ma il suo vero spazio di studio, ricerca e appunto insegnamento, non aveva pareti, ma orizzonti sconfinati, in mezzo al verde, quello della sua Lucchesia o dell’amata isola d’Elba. Studiava e ideava spazi, costruendo legami. Per questo sono in molti, oggi, a piangere la scomparsa di Agostino Stefani, che alla Sant’Anna insegnava come professore associato Biologia vegetale applicata.
Stefani era originario di Chiozza, frazione del Comune di Castiglione di Garfagnana. Si era però trasferito a Lucca pur rimanendo sempre molto legato alla Garfagnana, primo amore insieme all’altra sua grande pasisone: l’Elba.
Appassionato studioso e ricercatore era stato ospite presso l’Auditorium della Casermetta del Baluardo San Regolo (Orto Botanico) ove si è svolta la prima edizione del “Premio Dino Monti” a cura dell’Adipa. Riconoscimento consegnato, alla presenza dei familiari del vivaista Dino Monti, proprio al professor Stefani. Recentemente aveva presieduto alla inaugurazione della nuova gestione dell’Orto e alla presentazione della pubblicazione “L’Orti dei Semplici nell’Eremo di S. Caterina a Rio nell’Elba” da lui curato insieme a Stefano Camangi: l’Orto era stato al centro del progetto di “Censimento, caratterizzazione e valorizzazione del patrimonio frutticolo autoctono dell’isola d’Elba”, (fondi ARSIA - Regione Toscana) grazie al gruppo di ricercatori del BioLabs - Istituto Scienze della Vita, coordinato dal professor Agostino Stefani - il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, la Provincia di Livorno, il Comune il Rio nell’Elba e le prime aziende agricole che hanno creduto nel progetto: La Lecciola (Rio nell’Elba), L’Amandolo (Cavo) e Casa Marisa (Portoferraio). Tra i suoi numerosi sudi la ripubblicazione a cura di A.Di.P.A. di un libro dedicato alle piante spontanee eduli: “100 piante spontanee di uso alimentare del territorio di Capannori” un testo fondamentale per il riconoscimento e l'utilizzo delle stesse.